RISCHIO SISMICO? QUELLO DI FINALE ? UGUALE A QUELLO DI TREVISO
Nella Marca possibili terremoti come quelli registrati in Emilia
| Mauro Favaro |
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TREVISO – La terra non vuole saperne di smettere di tremare. In Emilia e anche nella Marca. Dopo la scossa da 5,9 gradi della scala Richter che sabato notte ha fatto esplodere il panico nel modenese e quella da 5,1 gradi registrata domenica pomeriggio, infatti, alle 18.38 di lunedì ce n'è stata un'altra da 4,1 gradi.
“Normale assestamento”, spiegano gli esperti. Il terremoto tra sabato e domenica, comunque, così come le forti scosse di assestamento, ha messo in chiaro, se mai ce ne fosse stato bisogno, che tutta l'Italia è a rischio sismico. Eccezion fatta, forse, per la sola Sardegna. Ma il ventaglio di epicentri che hanno segnato la pianura emiliana, dove il pericolo di un forte scuotimento della crosta terrestre è sempre stato considerato piuttosto basso, dice che in nessuna parte della penisola si può abbassare la guardia.
Basti pensare che per l'Istituto nazionale di geofisica e di vulcanologia il valore del rischio sismico di Finale Emilia, epicentro della scossa più potente registrata negli ultimi giorni, è identico a quello di Treviso. Cioè livello 3 su 4. Cosa vuol dire? Lo spiega il dipartimento nazionale di Protezione civile: “I comuni interessati in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti”.
Modesti, sì, ma simili a quello che nella pianura emiliana, sino al polesine, ha causato 7 morti e 5 mila sfollati. Aiutati, tra gli altri, da 11 alpini dell'Ana di Treviso che a Finale hanno allestito un campo di emergenza che nei prossimi giorni potrà ospitare anche 600 sfollati.
Per la pedemontana, invece, la pericolosità è ancora maggiore. Un'ideale asse all'altezza del Montello, infatti, segna il passaggio al livello 2. Cioè? Cioè “nei comuni inseriti in questa zona – spiega sempre la Protezione civile – possono verificarsi terremoti abbastanza forti”. Meglio stare, per quanto possibile, con le orecchie alzate.