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19 aprile 2024

Castelfranco

ROMA CREDE NEL SISTEMA DI VEDELAGO

Da rifiuti a risorse: il cambiamento radicale nella gestione dei rifiuti in Italia parte da casa nostra

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ROMA CREDE NEL SISTEMA DI VEDELAGO

Vedelago -  “Io non voglio più nemmeno chiamarli rifiuti, per me sono materiali”. Queste parole sintetizzano meglio di qualunque altra il pensiero che in questi anni ha animato Carla Poli, titolare del Centro Riciclo Vedelago, situato in provincia di Treviso.
La dottoressa Poli è appena rientrata da Roma, dove ha richiesto ed ottenuto l’audizione in Commissione II Ambiente della Provincia, ed ha incassato direttamente  dall’Assessore provinciale Piermichele Civita il grandissimo interesse che la Provincia capitolina attribuisce alla tecnologia che ha ideato, oggi unica nel gestire il riciclaggio delle frazioni differenziate stradali  “multimateriale”  oltre al rifiuto secco residuo da raccolta porta a porta e ed al trattamento scarti di lavorazione industriale.

La Commissione, su impegno dell’assessore,  “si farà carico di portare con urgenza in discussione al Consiglio Provinciale un provvedimento specifico, sotto forma di mozione, per l’approvazione e per la trasmissione alla Regione Lazio di quanto in merito alla proposta.”
 
La Poli stessa commenta : “In questi anni ne abbiamo dovuti affrontare di ostacoli! Ma adesso ci stanno richiamando tutti”.
 
La peculiarità del “sistema” di Vedelago è data dalla percentuale di rifiuti che riesce a riciclare, circa il 98% dei rifiuti conferiti, senza inceneritori e senza discariche, e Carla si infuria abitualmente quando le amministrazioni da lei contattate le dicono che il contesto culturale non permette risultati analoghi in altre regioni d’Italia. “La gente non è mica stupida! I sindaci dicono ‘qui da noi non c’è la cultura’. Io dico: signor sindaco lei sta dando del deficiente ai suoi cittadini!”.
A quanto pare la situazione sta lentamente ma inesorabilmente cambiando, e sempre più amministratori “virtuosi” si rendono conto che il ricavo della vendita sul mercato libero dei materiali riciclati, oltre alle attività di selezione, rende l’attività dei Centri economicamente valida e sostenibile.

L’alternativa agli inceneritori c’è! E come ribadisce  Patrizia Gentilini (Oncoematologo ISDE Forlì – Associazione Medici per l’Ambiente), che per prima ha diramato la felice notizia, “i sindaci e tutti coloro che perseverano sulla strada degli inceneritori dovranno sapere che i cittadini presenteranno il conto, perchè scegliere la strada della sicura nocività’ quando può essere evitata non può essere perdonato a nessuno!”.

Questa notizia che arriva da Roma può cambiare radicalmente lo scenario nella gestione dei rifiuti in Italia.
 
  
Massimo Ballali

 

In foto: Carla Poli

 


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