Salta la Marcia Stop Pesticidi ma arrivano le richieste alle istituzioni
Domenica giornata nazionale Stop Pesticidi, il Covid ferma la Marcia ma i Comitati presentano le loro richieste a Governo, Regione e Comuni
FOTO: Marcia Stop Pesticidi 2019
MIANE – Domenica sarà la Giornata nazionale Stop Pesticidi che solitamente viene celebrata dalle decine di comitati aderenti al movimento con una Marcia, per sottolineare le istanze delle comunità alle istituzioni in materia di tutela ambientale e della salute pubblica. L’emergenza Covid-19 ha colpito anche questa manifestazione che per l’edizione 2020 non si terrà ma il Comitato che coordina i gruppi di attivisti ha deciso di formulare delle richieste al mondo delle istituzioni proprio in occasione delle Giornata nazionale Stop Pesticidi.
Lo spunto per presentare le istanze lo ha dato un luogo emblematico delle proteste del Comitato, vale a dire la collina di Premaor dove fino ad un anno fa c’era un bosco che è stato abbattuto per fare posto all’ennesimo vigneto. In un video un residente racconta la vicenda che viene in fine così commentata: “Abbattere un bosco oggi, con un Pianeta che si avvia al punto di non ritorno del riscaldamento globale, è provocare un danno ecologico, se non proprio un misfatto. Abbatterlo per “fabbricare” vigneti industriali significa provocarne due: al danno climatico si aggiungono i danni alla salute e all'ambiente provocati dai trattamenti con pesticidi”.
Seguono quindi le istanza per la Giornata Stop Pesticidi: “Chiediamo a Governo, Regione e Comuni impegni precisi per il territorio: di potenziare tutti gli strumenti di controllo e salvaguardia del territorio per evitare sbancamenti, disboscamenti, deturpazione del paesaggio, possibili discariche abusive e cambiamenti delle destinazioni d'uso e di vietare nei siti della Rete 2000, nelle altre aree protette e nei bacini idrografici delle zone umide d'importanza internazionale (Ramsar) l'uso di pesticidi valutati nocivi per le specie selvatiche e gli ecosistemi”.