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18 aprile 2024

Treviso

"SALVA-PROVINCE" AL SANT'ARTEMIO: E' UNA GUERRA ALL'ULTIMO VOTO

Stasera i consigli straordinari convocati in tutto il Veneto

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

TREVISO – Possibile che nemmeno il consiglio del Sant'Artemio difenda più l'esistenza delle Province? Più che possibile. Con il centrodestra a pezzi, infatti, per conoscere l'esito del consiglio straordinario di stasera, dedicato al testo dell'Upi contro il ridimensionamento dell'ente inserito nel decreto “Salva-Italia” e convocato contemporaneamente in tutto il Veneto, si dovrà contare sino all'ultimo voto.

La Lega è pronta a votare a occhi chiusi il documento intitolato “No all'Italia senza Province”, che chiede l'accorpamento degli enti più piccoli e l'abolizione di società e consorzi. Ma gli alleati del Pdl hanno già detto che lo bocceranno. Con la sola incognita del capogruppo appena defenestrato, Franco Conte. E questo basterebbe per far saltare la maggioranza.

Palla alle opposizioni, quindi. Che, però, non proveranno nessuna “spallata”. L'Udc ha fatto sapere che non parteciperà al consiglio. “Una parata dispendiosa e inutile – spiegano Zabotti e Silvestri – via le Province? Certo, e si faccia subito anche un accorpamento dei Comuni”. Ma alla fine per la conta di Muraro sono due “niet” in meno da mettere sulla bilancia. Intiepiditi, in più, dall'annunciato voto favorevole di Sel al testo dell'Upi. “Si all'ente provinciale, non alla giunta – si affretta a precisare Luigi Amendola – le Province vanno riformate, ma non cancellate tagliando quasi niente per la spesa pubblica e molto per la democrazia”.

Opposta, invece, la scelta dell'Idv. “Diremo no senza se e senza ma: il documento ribadisce l'importanza delle Province e va contro quella che è sempre stata la nostra linea – mette in chiaro Gianluca Maschera – il nocciolo è politico: se la Provincia boccia il documento “Salva-Province” Muraro, che è pure presidente dell'Urpv, deve andare a casa”.

Lo stesso pensa il Pd. “I tagli potrebbero essere altri? Certo, ma l'importante adesso è cominciare – tuona Floriana Casellato, annunciando il “no” di tutto il Pd trevigiano – anzi, questa amministrazione dovrebbe già iniziare a ridurre gli assessori e a studiare con i sindacati possibili trasferimenti di alcuni impiegati al tribunale e ai Comuni più in difficoltà”. Per tirare un sospiro di sollievo, insomma, la Lega dovrà far bene i conti.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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