Vallata - Allarme nelle scuole d’infanzia paritarie: il consigliere regionale Marco Zabotti (nella foto) si schiera a fianco dei sindaci della Vallata che hanno chiesto aiuto al Governo, affermando  di non essere in grado di migliorare il loro sostegno alle strutture materne non statali.

“Mi associo al vostro appello – ha scritto Marco Zabotti ai sindaci di Revine Lago, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina e Miane - esprimendo tutta la mia vicinanza e solidarietà per il tema sollevato. Desidero manifestare la mia totale disponibilità, come consigliere regionale eletto in provincia di Treviso e componente a Venezia della Commissione Sanità e Sociale, per la ricerca di ogni possibile soluzione a favore di queste fondamentali agenzie educative operanti nelle nostre comunità”.

In Veneto le strutture materne non statali, gestite prevalentemente da parrocchie e da associazioni di genitori e altri enti no profit, assicurano un servizio educativo a 92.266 bambini tra i 3 ed i 6 anni, oltre il 69% del totale regionale.

“A livello nazionale- sottolinea Zabotti - dal giorno del vostro richiamo la situazione non è certamente migliorata, anzi. Infatti, nonostante il Paese stia attraversando una fase molto critica, nel capitolo di bilancio destinato alle scuole paritarie, contenuto nel disegno di legge Finanziaria statale per il 2010, dal Governo in carica è stato preannunciato un “taglio” di 135 milioni di euro. Un fatto decisamente negativo. La presenza delle materne paritarie permette allo Stato di risparmiare ogni anno 6 miliardi e 200 milioni di euro, e nell’eventualità della chiusura di queste scuole tale esborso ricadrebbe interamente sulle casse statali”.

“A livello regionale - entra il rappresentante civico trevigiano - mi impegnerò a verificare la consistenza degli investimenti che la Regione Veneto vuole destinare al capitolo relativo alle materne paritarie”.

“Sono stato tra i rappresentanti politici – aggiunge - che hanno chiesto a più riprese di escludere le spese sociali dal patto di stabilità, consentendo alla Regione di erogare puntualmente i contributi. E allo stesso tempo ho sollecitato il Presidente della Regione Galan e l’Assessore regionale al Sociale Valdegamberi a trovare ogni tipo di soluzione, d’intesa anche con lo Stato, per contribuire alle scuole d’infanzia nonostante i vincoli dello stesso patto di stabilità”.

“Sono infatti convinto – osserva ancora il consigliere regionale - che il sostegno a queste importanti realtà rappresenti un'effettiva priorità per il Veneto, essendo questi istituti educativi espressione di quella “sussidiarietà orizzontale” caratteristica della nostra regione".