Santa Lucia di Piave, due consiglieri chiedono le dimissioni del sindaco Szumski
L'attacco del Pd
SANTA LUCIA DI PIAVE - I consiglieri di minoranza Paola Bornia e Alessandro Marsura chiedono le dimissioni del sindaco Riccardo Szumski. “In consiglio comunale ci siamo espressi a favore del green pass, che invece dal sindaco è stato definito addirittura “un ricatto nei confronti delle persone” - dichiarano i due esponenti della lista “Cambiare Santa Lucia” -. Ci riteniamo infine offesi dal fatto che un sindaco che rappresenta lo Stato a livello locale, ne insulti invece il suo Presidente dandogli del traditore e per questo ne chiediamo le immediate dimissioni”.
Anche la segreteria del circolo del Partito Democratico di Santa Lucia di Piave si dice “in totale disaccordo con le posizioni, assunte dal sindaco in merito alla pandemia, che hanno portato alla farsa del gazebo in piazza”.
Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico, chiede invece “al prefetto di vigilare con la massima attenzione affinché la fiaccolata annunciata non dia luogo a situazioni di rischio per la sicurezza della comunità di Santa Lucia di Piave. Oggi la Marca, per numero di positivi, risulta la provincia veneta più esposta al virus: non vogliamo che succeda come a Trieste, considerati i sacrifici fatti da commercianti, artigiani e lavoratori in questi mesi per riprendere a lavorare e a produrre”.
Szumski ha “risposto” con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook: “Il Pd, una garanzia di democrazia. Costoro, che chiedono le mie dimissioni da sindaco, sono coloro che mai avrebbero fatto causa allo Stato per riavere soldi illegittimamente sottratti al comune, cause che abbiamo vinto. (Sono coloro che, ndr) mai avrebbero denunciato un presidente del Consiglio, in quanto lo Stato ci impediva di utilizzare con il patto di stabilità le risorse per opere pubbliche che il comune aveva, ottenendo poi un cambio del patto stesso. Il senso delle istituzioni per me è difendere la propria comunità prima di tutto e contro tutto”.