SANTA LUCIA DI PIAVE - L'Amministrazione comunale di Santa Lucia ha deciso di abbassare gli oneri per le aree commerciali da adibire a magazzino all'ingrosso (non punti vendita), equiparandoli alle aree artigianali portando il costo da € 40/ metro quadro a € 12/ metro quadro.

“La cosa ha sorpreso non poco atteso che si tratta di una scelta che riduce di oltre tre volte il costo degli oneri con una grossa perdita per le casse comunali- commentano i consiglieri comunali di opposizione delle liste Alleanza Democratica e Cittadini per Santa Lucia - In realtà la Giunta ha deciso di dare seguito positivo alla richiesta di un imprenditore interessato all'acquisto di un capannone artigianale proveniente da una procedura fallimentare; ma all'imprenditore il capannone serve con destinazione commerciale non artigianale; così, stante la normativa comunale, avrebbe dovuto pagare la differenza fra € 12/mq ( che il precedente proprietario aveva già pagato per la costruzione del capannone artigianale) ed € 40/mq previsti per la destinazione commerciale di un immobile. E' chiaramente una perdita per il Comune. La scelta dell'amministrazione appare molto singolare perché non è frutto di alcuna programmazione o strategia; la crisi c'è da almeno 6 anni e fino ad oggi chiunque volesse aprire uno spazio commerciale doveva pagare € 40/mq di oneri”.

“Quei soldi che non entrano, sono soldi che il Comune, cioè tutti noi, non incameriamo, sono soldi che si sarebbero potuti spendere per farci mille altre cose di pubblica utilità- continuano i consiglieri di opposizione - E non ci si venga a dire che lo si fa per aiutare le aziende in tempi di crisi. Se si vogliono aiutare le aziende si diminuiscono le imposte comunali che tutti gli imprenditori pagano tutti gli anni, non si adottano decisioni che possono aiutare e favorire solo Tizio o Caio; un buon amministratore programma e lavora per il bene di tutti, non risponde alle istanze dei singoli”.