SANTA LUCIA DI PIAVE– A Santa Lucia di Piave negli ultimi giorni un gruppo di ragazzini ha iniziato a prendere di mira l’area tra lo stadio comunale, il parco e le scuole insultando altri coetanei e persino dei genitori, oltre che disturbato pesantemente il vicinato ed imbrattato con scritte le colonne del Palacastenet. L’ultimo episodio risale a mercoledì pomeriggio quando alcuni ragazzini hanno lanciato insulti ai presenti e creato disordine nell’area costringendo molte famiglie ad allontanarsi.

Appena appreso dell’episodio il Sindaco di Santa Lucia di Piave, Fiorenzo Fantinel, si è immediatamente messo in contatto con il Comandante della Polizia Locale in quanto nella zona è attiva una telecamera di sorveglianza che potrebbe aver registrato i volti dei responsabili che, secondo le prime testimonianze, potrebbero essere dei 14enni. «Indipendentemente dal fatto che i vandali siano minorenni o maggiorenni, se riusciremo ad individuare i colpevoli questi saranno denunciati – spiega il primo cittadino santalucese – L’appello che rivolgo a questi ragazzi è quindi quello di farsi avanti spontaneamente e chiedere scusa. È l’unico modo per evitare conseguenze più gravi».

Il Sindaco ribadisce poi l’impegno dell’Amministrazione comunale nel monitoraggio delle aree pubbliche e nella promozione di un ambiente sereno e sicuro per tutti. «Non possiamo tollerare atteggiamenti che allontanano le famiglie dai parchi – chiosa Fantinel - Allo stesso tempo, però, non dobbiamo lasciarci scoraggiare da pochi malintenzionati visto che la stragrande maggioranza dei nostri giovani è composta da ragazzi educati, impegnati e rispettosi delle regole. È a loro che dobbiamo guardare con fiducia».

Fantinel, infine, sottolinea come il disagio giovanile sia un problema diffuso in tutta la Marca e non solo, e per questo richiama l’attenzione sull’importanza di offrire ai ragazzi occasioni di crescita, confronto e inclusione: «Il Comune di Santa Lucia di Piave sta già lavorando da tempo in questa direzione, promuovendo attività, spazi e progetti dedicati ai giovani. Ma è una sfida che va affrontata insieme come comunità. Il tutto con responsabilità e dialogo con le famiglie».

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