Arcade - Le condizioni di Alessandro Santovito, l’uomo di Arcade che venerdì pomeriggio trapanò un ordigno bellico da cui fuoriuscì del fosgene, stanno migliorando e non è più in prognosi riservata. Da ieri pomeriggio è ricoverato in una stanza del reparto di medicina dell’ospedale di Montebelluna, lo stesso dove è ricoverata anche Silvia Zamai, la sua compagna.

Entrambi sono ancora però in terapia per prevenire i danni che può provocare il potente gas. Le condizioni della signora sono decisamente migliori rispetto a quelle del compagno ed è probabile che venga dimessa entro breve. Santovito è in una in stanza singola per evitare che possa contrarre delle infezioni che potrebbero aggravare le sue condizioni di salute.

Intanto ieri l’operaio 33 enne davanti ai medici ha voluto scusarsi e ha chiesto perdono per il suo gesto irresponsabile. L’uomo ha detto di aver provato paura e ora di provare vergogna per il suo gesto motivato con il fatto che voleva utilizzare la polvere pirica per i fuochi d’artificio.

Intanto il Comune di Arcade sta valutando se avanzare la richiesta di risarcimento danni nei confronti di Santovito a copertura delle spese dell’accoglienza fornita agli sfollati subito dopo l’evacuazione da via del Fante.

^{In foto: i Vigili del Fuoco davanti alle abitazioni sgomberate in via del Fante (Foto OggiTreviso)}