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16 marzo 2025

Conegliano

La sbarra del casello dell’A27 non si alza, arrivano 76 euro da pagare

Disavventura per una coppia di Oderzo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

La sbarra del casello dell’A27 non si alza, arrivano 76 euro da pagare

CONEGLIANO/ODERZO – La cassa automatica al casello autostradale di Conegliano dell’A27 si era “mangiata” il biglietto per il pagamento. La sbarra era rimasta abbassata. E dopo la chiamata di aiuto fatta dall’automobilista, era intervenuto un tecnico di Autostrade per l’Italia che aveva liberato l’auto ed aveva recuperato il biglietto che però, complice la pioggia finita dentro alla cassa, si era disintegrato. L’operatore gli aveva detto di andare. Un episodio finito nei ricordi se non fosse che lunedì l’automobilista ha ricevuto la lettera di recupero crediti, per conto di Autostrade per l’Italia, con richiesta di versamento, per quel pedaggio non pagato, di 76,05 euro.

Il fatto risale al 28 luglio 2024. Pioveva a dirotto. La coppia di Oderzo stava rientrando a casa da Alleghe. Aveva preso l’A27 a Belluno. E uscendo a Conegliano, l’imprevisto. «Inserimmo il tagliando nella cassa allo sportello e il biglietto – ripercorre Maria Grazia Patella - rimase all'interno dell'apparecchiatura e non uscì. La sbarra era abbassata. Dietro di noi altre auto si spostarono su altri caselli, ma una dietro di noi rimase bloccata perché dietro quella si abbassò una sbarra. Eravamo così incastrati». Il marito della donna schiacciò il pulsante di chiamata per l’assistenza. «Ci diedero il contatto di un tecnico di Autostrade di Vittorio Veneto. Parlammo con lui e arrivò dopo circa mezza ora. Alzò la sbarra e poiché era impossibile pagare il pedaggio di qualche euro, disse che avrebbe provveduto lui a risolvere il problema del biglietto: era infatti riuscito a toglierlo dalla cassa, ma era tutto sbriciolato, illeggibile. Ci spiegò che la causa era la macchina piena di acqua e quindi i tagliandi si bagnavano» ricorda.

Ora la richiesta di pagamento di 76,05 euro. La donna ha già contattato Autostrade per l’Italia e deciso di fare ricorso contro quella richiesta. «Pagherò per ora il pedaggio più 3,95 euro di oneri. Il punto è che siamo talmente in mano alla tecnologia che si creano queste situazioni. Se Autostrade per l’Italia ha le casse che si bagnano e i biglietti che al loro interno, di conseguenze, si sbriciolano, noi non ne possiamo niente!» conclude la donna.

 


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Claudia Borsoi

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