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15 ottobre 2024

Nord-Est

Scandalo all'Istituto Viola Marchesini di Rovigo: impallinano la Prof e vengono promossi

| Carlo De Bastiani |

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Prof aggredita

Anni fa, se un alunno commetteva un atto di violenza contro un insegnante, veniva sospeso da tutte le scuole d'Italia. Questa sanzione è rimasta in vigore fino al 1998 e rappresentava un chiaro messaggio di condanna nei confronti della violenza nelle istituzioni scolastiche. Negli ultimi tempi sembra che episodi gravissimi vengano tollerati, sollevando interrogativi sulle politiche adottate nel sistema educativo odierno.

Un caso emblematico è emerso di recente presso l'Istituto Viola Marchesini di Rovigo, che ha scosso l'opinione pubblica e sollevato un acceso dibattito sull'approccio alle punizioni disciplinari. Nel contesto di questo istituto, uno studente ha sparato dei pallini di plastica contro una professoressa, un atto di violenza indiscutibilmente inaccettabile. Tuttavia, la decisione del Consiglio di classe è stata sorprendente: invece di applicare una sanzione adeguata, è stato deciso di premiare l'azione violenta del giovane abbassando i voti di condotta degli studenti coinvolti.

In particolare, lo studente responsabile dell'atto violento, che inizialmente aveva ricevuto un voto di condotta pari a 9, ha visto il suo voto ridotto a 7. Allo stesso modo, gli altri studenti, che avevano ottenuto un voto di condotta di 8, sono stati retrocessi a un 6. Questa scelta ha sollevato un'ondata di indignazione tra il corpo docente, gli studenti e l'opinione pubblica, che non ha potuto fare a meno di notare la palese mancanza di una risposta adeguata di fronte a un comportamento così grave.

Di fronte alle crescenti polemiche, la dirigente scolastica, Isabella Sgarbi, ha annunciato un ravvedimento successivamente alle pressioni esercitate dal ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha disposto un'ispezione dell'istituto. Il ministro, dopo aver preso visione dei risultati della relazione degli ispettori, ha espresso la sua netta disapprovazione nei confronti delle decisioni prese dalla scuola in merito agli studenti coinvolti nell'atto di violenza e ha richiesto una revisione immediata di tali decisioni.

In una dichiarazione ufficiale, il ministro Valditara ha affermato: "Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese".

La sicurezza e il benessere di studenti e insegnanti devono sempre rimanere una priorità assoluta. È fondamentale creare un ambiente di apprendimento sano e protetto, dove tutti gli individui possano sentirsi al sicuro e rispettati.


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