CASTELFRANCO - Nel tardo pomeriggio di martedì 21 dicembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelfranco Veneto, hanno arrestato in flagranza di reato per rapina e per furto in abitazione, L.A. 19enne gravato da pregiudizi per delitti contro la persona ed il patrimonio.

Lo stesso poco prima, nei pressi della stazione ferroviaria, si era reso protagonista di un violento scippo nei confronti di una signora alla quale aveva sottratto la borsetta dal cestello della bicicletta, spintonandola vigorosamente, per poi dileguarsi a bordo di un monopattino elettrico proprio verso lo scalo ferroviario.

In preda ad uno stato di agitazione la donna avvertiva telefonicamente il figlio, che trovandosi nei paraggi, l'ha raggiunta ed insieme si sono recati all’interno della stazione. Qui, lungo il marciapiede del primo binario, hanno rintracciato il giovane mentre tentava di defilarsi. Il figlio della vittima lo ha bloccato, ma il malvivente ha tentato in tutti i modi di divincolarsi, colpendolo con pugni e calci alle braccia ed al torace, fino a quando non sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo, nel frattempo allertati.

Alla vista dei militari il giovane con un ulteriore sforzo è riuscito a sottrarsi alla presa e tentava una fuga rocambolesca, ma è stato immediatamente bloccato.
Dopo avere riconsegnato la borsetta alla signora derubata, che conteneva effetti personali, il malfattore è stato perquisito e trovato in possesso di tre carte di credito, che da immediati accertamenti risultavano appartenere ad un signore di Castelfranco Veneto, che aveva subito poco prima un furto in abitazione, dove era intervenuta un’altra pattuglia della Compagnia dei Carabinieri. La quale peraltro aveva segnalato le ricerche di un monopattino elettrico. Proprio quello trovato in possesso del giovane rapinatore.
Una volta chiarita l’intera vicenda, il 19enne è stato arrestato in flagranza di reato per la rapina alla signora e per il furto in abitazione.

Concluse le formalità di rito, il 19enne è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso.