Scontri prima di Venezia-Bari, feriti tre agenti
Medicati sul posto, impedito che tifoserie venissero a contatto. Gli ultras: "Non avevamo coltelli"
| Ansa |
VENEZIA - Alcuni scontri tra gruppi di ultras e polizia si sono verificati domenica all'esterno dello stadio di San'Elena prima del match di serie B tra Venezia e Bari. Le forze dell'ordine sono intervenute per evitare che le due fazioni di facinorosi entrassero in contatto. I tre poliziotti, si apprende dallla Questura di Venezia, hanno riportato ferite non gravi, e sono stati medicati sul posto; anche se non è escluso vengano poi refertati al pronto soccorso. Sull'episodio è intervenuto anche il sindacato di polizia Fsp, secondo il quale gli agenti, ancora una volta, "hanno dovuto subire un'aggressione gravissima da criminali, che hanno usato bombe carta e colltelli". Fsp Polizia ha chiesto inoltre misure più severe, proponendo che nelle partite in cui avvengono incidenti "le curve siano chiuse per tre turni".
"Nessun coltello a Venezia": i gruppi ultras della Curva Nord Bari assicurano che durante i contatti con la polizia avvenuti ieri pomeriggio all'esterno dello Stadio Sant'Elena di Venezia non sono state utilizzate lame che sono "del tutto estranee alla mentalità della curva". I gruppi sottolineano inoltre che i video che circolano in rete sui disordini prepartita, che mostrano coltelli e pugnali nascosti all'interno di aste biancorosse, si riferiscono ad un'altra partita. Sarebbero stati girati durante i sequestri effettuati dalla polizia durante il match Padova-Mantova a gennaio.
Carabinieri, 'usate spranghe e bombe carta'
"Mostriamo vicinanza ai Carabinieri in servizio al 4/o Battaglione Veneto rimasti coinvolti dall'orda barbarica delle due tifoserie della partita Venezia Bari. Feriti e finiti in ospedale alcuni carabinieri, attinti da sprangate e bombe carta. Pari solidarietà anche ai colleghi della Polizia coinvolti negli stessi scontri": così il nuovo Sindacato Carabinieri sulla criticità legata alle carenze organizzative del servizio.
La rappresentanza dei militari esprime il disappunto "sulla logistica dei Carabinieri del 4/o Battaglione allo stadio, lasciati a piedi, costretti più delle volte al fai da te riguardo il trasporto del materiale di protezione assegnato". Nello specifico, si sottolinea, le sacche contenente le protezioni in dotazione" vengono depositate in un angolo all'esterno dello stadio con un operatore a guardia, distante una trentina di metri dalla squadra". Una circostanza, a giudizio del sindacato, che ha esposto i colleghi "ad altissimi ed evitabili rischi e l'epilogo poteva solo che andare peggio".