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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

SCOTTA' ECLISSA DA RE?

A chiederselo è il Pd vittoriese

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Vittorio Veneto - Ma Scottà eclissa Da Re?

Il Pd cittadino (raccogliendo voci insistenti e impressioni pungenti) si chiede se l'ex sindaco Giancarlo Scottà non sia troppo presenzialista. Se non sia eccessivamente ancorato al suo ex ruolo, tanto da oscurare il primo cittadino che ora siede al suo posto e a cui spettano interventi e dichiarazioni che - a volte - risultano essere secondarie rispetto a quelle dell'ex primo cittadino.

"Bisogna rilevare - scrivono gli esponenti del Pd vittoriese - la comprensibile difficoltà del sindaco Toni Da Re a muoversi in qualsiasi direzione, stante l’ingombrante presenza dell’On. Scottà, che pare non aver capito di essere ormai l’ex sindaco (pensiamo a quel che è successo nell’ultimo Consiglio comunale, nel quale, quando il Presidente ha dato la parola al sindaco è intervenuto Scottà. Quando si dice “attaccamento all’incarico”)..."

Diversi cittadini (anche non simpatizzanti per il Pd) hanno notato come alle ultime inaugurazioni, pur non indossando la fascia tricolore, Scottà abbia vestito - con inedita disinvoltura - i panni del padrone di casa, dicendo la sua e manifestando in modo palese l'intenzione di stare coi piedi e la testa e la favella a Vittorio Veneto, pur avendo un bel posto al parlamentone europeo.

Ma Toni Da Re, sindaco legittimamente eletto dai vittoriesi, non si mostra turbato dal protagonismo di Scottà. "C'è stato un passaggio di consegne - spiega De Re - che ha richiesto, sta richiedendo, una certa gradualità. Scottà ha svolto per dieci anni un ruolo importante, un ruolo per il quale io stesso l'avevo a suo tempo indicato. Tutto ciò che è stato inaugurato è frutto del suo impegno e quindi è giusto che egli in qualche modo ne raccolga i frutti, insieme a me. Quanto allo spessore dei suoi interventi, non possiamo dimenticare che Scottà è anche consigliere provinciale, consigliere comunale e, appunto, parlamentare europeo: credo che questi incarichi siano sufficienti a dargli spazio e occasioni per le dichiarazioni che sente di dover fare."

Nessun disaccordo quindi tra Toni Da Re e Giancarlo Scottà? Nemmeno sull'annosa questione del brolo?

"Nessun disaccordo: procediamo lungo la stessa direttrice".

Ma Scottà, dopo essere diventato europarlamentare, è rimasto lo stesso o la sua personalità ha avuto un guizzo d'orgoglio latente? Non appare più polemico rispetto al passato?

Risposta di Da Re: "L'è sempre compagno. L'è quel de prima".

 

 


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Emanuela Da Ros

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