Vittorio Veneto - Inaugurata nemmeno un mese fa, la scuola per l’infanzia “A. Pazienza” (nella foto) in località Vendran continua ad essere al centro delle polemiche. Troppe sarebbero le “carenze funzionali” dell’edificio scolastico, con disagi per i bambini e i loro insegnanti. L’ultima segnalazione arriva da Adriana Costantini, consigliere comunale della Sinistra Vittoriese, che ha presentato quest’oggi un’interpellanza a riguardo da inserire nel prossimo consiglio comunale.

«La scuola materna – ricorda la Costantini - è stata inaugurata il 19 settembre, benché i lavori non fossero completamente conclusi: non erano stati installati i cancelli esterni e il rivestimento delle scale esterne, né era stato rimosso un palo dell’Enel. Fin da subito sono state segnalate alcune carenze di carattere funzionale».

Lungo l’elenco di tali “mancanze” evidenziate dalla consigliera.

Si va da “una mensa insufficiente rispetto al numero di bambini previsto” a “un dormitorio troppo piccolo (pare ricavato all’ultimo momento da un ripostiglio) e con scarsa aerazione”, cui si sommano “un’eccessiva presenza di spigoli, dovuta al perimetro irregolare delle aule, e davanzali non abbastanza alti e quindi scavalcabili”. E ancora: “un salone per le attività comuni con varie rientranze e, soprattutto, con al centro un ambiente chiuso e vetrato, che interrompe la continuità spaziale, impedendo il controllo di tutta la superficie da parte degli insegnati; il rivestimento esterno realizzato con materiale abrasivo, potenzialmente pericoloso; un’acustica disagevole”. 
A questi problemi, si potrebbero presto aggiungere anche “inquinamento e rumorosità” poiché il plesso “si trova a poche centinaia di metri dalla progettata bretella”.

Adriana Costantini vuole dunque venga fatta chiarezza e chiede “se al momento della progettazione è stato posto in essere un percorso di concertazione con gli operatori della scuola e con i genitori”. Invita poi a “verificare e rimuovere le carenze funzionali” e domanda “se l’amministrazione ritiene che la barriera arborea prevista lungo la bretella sia sufficiente a schermare la scuola da rumori e sostanze inquinanti”.
Infine, la Costantini chiede se sarà possibile riconvertire l’edificio dismesso della scuola a sede d’incontro per associazioni, comitati e gruppi.