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29 marzo 2024

Treviso

Sempre meno medici di base, nella Marca 74 zone carenti

Oggi nel nostro territorio sono operativi 504 medici di famiglia, l'Ulss2: "Stiamo gestendo le situazioni più critiche del territorio"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

medico di base

TREVISO - Sempre meno medici di base. Una situazione di emergenza per quanto riguarda la mancanza di medici nella Marca, che attanaglia tutta l’Italia, che si è fatta sentire dopo la fase calda della pandemia. Oggi in provincia di Treviso mancano 74 medici e sono sempre di più quelli prossimi alle pensione. Ad esempio l’anno prossimo sono 33 i medici che potranno andare in pensione. A questo corrisponde la sempre maggiori difficoltà a trovare sostituti. Risultato i cittadini sono costretti ad andare fuori comune per raggiungere il medico, spesso “provvisorio”.

I dati della ricerca sulla situazione della medicina territoriale in Veneto e nella nostra provincia sono stati illustrati ieri al Bar Hotel di Quinto, dal gruppo consiliare regionale del Partito Democratico Veneto. Ad oggi nel nostro territorio sono operativi 504 medici di famiglia con una media di 1.365 utenti a curante in Veneto, pari a 141 in più rispetto alla media nazionale. Più di qualche medico di base ha già alzato, su base volontaria, il numero di assistiti portandolo da 1.500 a 1.800. Numeri però che ancora non bastano per coprire le necessità. Per il Pd regionale è necessario un intervento urgente per risolvere la situazione con un “rafforzamento della medicina territoriale e di gruppo, incentivi ai medici che lavorano in aree “disagiate”, un aumento delle borse di studio per la formazione portandole prima a 600 e poi a 1.200”.

“Il problema della grande carenza di medici è nazionale e tocca anche il trevigiano - spiega Stefano Formentini, direttore sanitario Ulss2 - Noi, per ora, stiamo gestendo le situazioni più critiche singolarmente. La situazione per ora non sta generando grande sofferenze ma da parte nostra c’è grande attenzione. In collaborazione delle associazioni dei medici di medicina generale stiamo perseguendo la strada dell’aumento dei massimali, portati da 1.500 a 1.800 assistiti su base volontaria, incentivando i medici che restano operativi sul territorio anche con un incentivo per il personale amministrativo e di segreteria degli ambulatori e stiamo portando avanti una grande campagna di scouting per reperire medici”.

 


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