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18 aprile 2024

Treviso

Senza autobus la scuola superiore non potrà riaprire prima di Natale

Perplessi dirigenti scolastici e insegnanti. Il presidente di Mom, Colladon: "Possiamo accompagnare a scuola al massimo la metà degli studenti. Meglio ripartite con il nuovo anno"

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Senza autobus la scuola superiore non potrà riaprire prima di Natale

TREVISO - Tamponi rapidi, ingressi scaglionati, trasporti: “Apriti sesamo!”. Il premier, il ministro dell’Istruzione e mezzo Governo vorrebbero far tornare in aula i liceali prima di farli rincasare di nuovo per le vacanze di Natale. Prudente l’altra metà dell’Esecutivo con il ministro della Sanità che giorno dopo giorno, di ora in ora, scruta i numeri e scartabella i dati dello stato epidemiologico. Scettico per non dire tendenzialmente contrario il mondo della scuola. A creare problema non sono, più di tanto, i test a cui sottoporre ogni mattina gli studenti in entrata negli istituti. E meno ancora l’organizzazione oraria, magari con turni di diversificati. Il nodo piuttosto è (sempre quello) nel traporto.

 

Per la Preside del liceo artistico di Treviso, Sandra Messina, "certamente i ragazzi sono i benvenuti a scuola; dobbiamo però continuare ad essere molto prudenti e non abbassare la guardia. Dal 9 dicembre, finché non vengono assicurati mezzi di trasporto più sicuri secondo gli standard anti Covid e alzati in generale parametri di sicurezza che non dipendono dall’organizzazione che  si è data la scuola, visto l’andamento epidemiologico, sarebbe meglio continuare con cautela e seguire l’attuale modalità mista in presenza e online, almeno fino alle vacanze di Natale".

Il prof. Michele Giannini, dirigente dell’istituto Scarpa di Motta di Livenza, non vuole buttare tutta la croce addosso ai trasporti “tuttavia questi studenti a scuola in qualche modo devono arrivare. Ho appena compilato un monitoraggio relativo al pendolarismo. Tale pendolarismo interessa il 75% degli studenti”. Fosse per lui - assicura - “i miei studenti in presenza già da domani, senza dover attendere il 9 dicembre; purtroppo non viviamo nel mondo delle idee e quindi realisticamente con l'attuale situazione epidemiologica, anche se alcuni dati sembrano incoraggianti, non sembra che ci sia la possibilità di una scelta diversa”. Ci si appende al filo della speranza di un vaccino in tempi rapidi: ”Credo che solo allora si potrà rientrare a scuola in tutta tranquillità e sicurezza. E, mi creda, questo è davvero il desiderio di tutti”. Certo è che se, nel frattempo, il Governo, dopo aver giustamente ristorato le categorie produttive maggiormente penalizzate dagli ultimi Dpcm, decidesse di sovvenzionare le società di trasporto, magari anche quelle del privato, sarebbe il viatico al rientro in classe in tempi rapidi.

Giacomo Colladon, presidente di Mom, vuole capire la direzione del Governo prima di impartirla ai mezzi della sua società: “Rientrare il 9 dicembre in presenza al 100 per cento e con capienza dei mezzi al cinquanta per cento, è semplicemente impossibile; dovremmo raddoppiare il numero dei mezzi. Altro discorso se a scuola rientreranno solo le classi prime e quinte; altro ancora se si prevede una didattica in presenza al cinquanta per cento: in questi casi le aziende di trasporto pubblico saranno in grado di soddisfare le esigenze”. Se poi si decidesse di riaprire dopo Natale, niente di meglio secondo Colladon: “Con la Regione Veneto stiamo predisponendo un piano dettagliato sulla base di simulazioni su capienza al cento all’ottanta e al cinquanta per cento. Serviranno mezzi, soldi e tempo per organizzare il tutto. Ci stiamo in ogni caso confrontando, settimanalmente, con le altre aziende di trasporto per capire come converrà muoversi”.

 


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