Sequestra e sevizia connazionale per un debito, arrestato
La vittima è un 37enne tunisino
PADOVA - Un tunisino, M.L.B., 37 anni, domiciliato ad Abano Terme, è stato sottoposto dai carabinieri a fermo per sequestro di persona, rapina, lesioni volontarie e simulazione di reato ai danni di un connazionale di 30 anni.
I militari si erano attivati dopo che erano state segnalate delle grida di aiuto provenire da un casolare abbandonato a Montegrotto Terme. Nello stabile i carabinieri avevano trovato un giovane disteso a terra seminudo, con le caviglie e i polsi legati con dei lacci ed uno pneumatico di automobile calato sul torace che gli bloccava le braccia. La vittima, che aveva il volto tumefatto e con con un profondo taglio sulla spalla destra, è stato ricoverato in ospedale.
Ha poi riferito ai carabinieri che mentre stava camminando ad Albignasego, è stato avvicinato da un'auto su cui c'erano due suoi connazionali i quali, con la minaccia di un coltello, l'hanno immobilizzato, e fatto entrare nella vettura, portandolo infine nel casolare. Le indagini hanno portato gli investigatori a individuare il conducente dell'auto, il quale, nel frattempo, allo scopo di procurarsi un alibi, si era presentato ai carabinieri per denunciare di essere stato, poco prima, vittima di rapina a mano armata.
Nella perquisizione della casa dell'indagato gli investigatori hanno trovato alcuni oggetti della vittima e per questo è stato sottoposto a fermo e associato alla Casa Circondariale di Padova. Il motivo del sequestro, a dire della vittima, è riconducibile al rifiuto da parte sua di fornire l'esatto recapito di un altro connazionale da lui conosciuto e dal quale i due sequestratori vantavano un credito. Le indagini proseguono per identificare la persona coinvolta nel sequestro. Oggi il Tribunale di Padova ha convalidato la misura restrittiva disponendo che il fermato restasse in carcere vista la gravità dei reati commessi.