Sequestrate 234 bici elettriche irregolari per un valore stimato di 250mila euro
Operazione congiunta di Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane
TRIESTE - Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto congiuntamente dalla Guardia Di Finanza e dall’agenzia Delle Dogane E Dei Monopoli (Adm) presso l’autoporto di Fernetti, è stato recentemente sottoposto a controllo un carico costituito da 234 e-bike, prodotte da un’azienda cinese, in procinto di essere immesse in consumo sul territorio comunitario ad opera di un soggetto-importatore italiano, titolare di un’azienda con sede nella repubblica di Slovenia.
Gli approfondimenti eseguiti hanno consentito di accertare la totale assenza delle necessarie certificazioni di conformità previste. In particolare le e-bike, pur essendo formalmente provviste del marchio “CE”, erano dotate di batterie di fatto mai testate, ovvero prive delle informazioni obbligatorie che devono essere fornite all’acquirente attraverso apposita etichettatura quali, ad esempio, i dati del fabbricante, l’anno di produzione, il modello, l’eventuale numero seriale.
Irregolarità, questa, che è stato possibile rilevare solo a seguito di un’attenta disamina delle biciclette a propulsione elettrica oggetto del controllo, appositamente smontate nella circostanza, attesa l’oggettiva difficoltà di verificare in tali prodotti la conformità di specifiche componenti critiche quali il motore, la batteria, i cablaggi, spesso non facilmente raggiungibili attraverso un sommario esame esterno.
La vendita al dettaglio delle predette biciclette elettriche avrebbe fruttato ricavi stimabili in circa 250.000 euro.