"SI' ALLA LEGA. NO A GENTILINI"
Sacconi descrive il sindaco ideale. Che non è lo Sceriffo
TREVISO - Esperienza e novità. Secondo il senatore del Pdl, e ex ministro del lavoro Maurizio Sacconi, il futuro sindaco di treviso deve avere conoscenze e competenze acquisite, ma anche un volto nuovo. Insomma, detta senza perifrasi, nella futura amministrazione della città non deve esserci Giancarlo Gentilini. Nè da primo cittadino, nè da vicesindaco, nè tra le retrovie. Per Sacconi, l'era dello Sceriffo è conclusa. E, pur riconoscendo il valore del lavoro svolto, ieri a Ca' Sugana ha dichiarato che è ora di cambiare. Volti e nomi nuovi sono ciò che serve a Treviso.
Una Lega che può vincere, quella ritratta da Sacconi. E che può vincere senza Gentilini. Al suo posto, il senatore vede un uomo che sia estraneo alla politica, ma espressione della comunità. La posizione dell'ex ministro è chiarissima, e si scontra con quella dei leghisti che vedono in Gentilini l'uomo che ha portato Treviso all'apice della gloria. E che, ancora, la può far risalire.