CASTELFRANCO - Alle ore 15.30 di martedì pomeriggio, 3 dicembre, i carabinieri della stazione e del Nucleo Radiomobile di Castelfranco sono intervenuti per la seconda volta in un'abitazione in via Altopiano dove un uomo in forte stato di alterazione (successivamente si appurerà essere in cura per pregressi disturbi), è andato in escandescenza danneggiando il mobilio di casa e minacciando di togliersi la vita.

Già alle 14.30, infatti, era stato effettuato un intervento da parte dei carabinieri e dei sanitari del Suem 118, sempre su richiesta dei familiari, per lo stato di agitazione dell'uomo che, in quella circostanza, si è poi tranquillizzato. I familiari stessi, presenti sul posto, avevano manifestato ai sanitari la volontà di accompagnare il parente al pronto soccorso, cosa che però non si verificava perché, dopo circa un'ora, richiedevano un secondo intervento di carabinieri e Suem.

L'uomo, uno straniero marocchino che condivideva l'abitazione con il fratello ed i genitori, al culmine dello stato di agitazione questa volta si è barricato all'interno di una stanza, minacciando nuovamente di togliersi la vita nonostante la presenza di sanitari e carabinieri.
Valutata la concreta minaccia del gesto, i militari hanno deciso di forzare la porta della stanza ritrovando però l'uomo già in piedi sul davanzale della finestra nell'atto di lanciarsi nel vuoto da un'altezza di circa dieci metri. L’uomo è stato subito soccorso ed elitrasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Treviso, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata per trauma interno.
 

Le istituzioni e il volontariato mettono a disposizione diversi canali di aiuto: una telefonata spesso può rappresentare un importante aiuto concreto, in questi casi. Per avere supporto psicologico sono attivi diversi numeri di telefono, come Progetto Inoltre della Regione Veneto (800.334.343), De Leo Fund (800.168.678), Telefono Amico (02 2327 2327).

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