Si riapre la strada verso il maltempo
Tornano da domenica condizioni favorevoli alle piogge, con neve in montagna
Ben ritrovati a tutti!
Calma meteorologica in questi giorni, tranne qualche debole pioggia nel corso di lunedì mattina (vedi approfondimento finale).
A livello europeo si nota molto bene come, a differenza dello scorso anno, i movimenti delle masse d'aria siano in prevalenza nord-sud (lungo i meridiani) piuttosto che ovest-est (lungo i paralleli) e questo comporta un continuo scambio di calore tra le basse e le alte latitudini che vanno via via raffreddandosi, in una gigantesca macchina termica che cerca sempre l'equilibrio.
Una mappa sinottica indica bene l'evoluzione nei prossimi giorni, con marcate ondulazioni che favoriranno la formazione di perturbazioni, che inizieranno a coinvolgere le nostre zone a partire da domenica, e pare probabile un peggioramento più marcato da inizio settimana con l’ingresso di correnti più fredde nei giorni successivi.
Il confronto con una tipica mappa dello scorso anno rende bene la differenza
Avremo giornate tranquille fino a sabato, seguirà un probabile e progressivo peggioramento da domenica. A medio-lungo termine si aprono interessanti scenari che propongono l'intervento di aria più fredda artica che potrebbe portare finalmente la neve anche a quote basse, in concomitanza con fine mese. Ne riparleremo.
In sintesi ecco il tempo dei prossimi giorni:
Mercoledì 21 e giovedì 22 novembre (attendibilità 90%): tempo buono e soleggiato, con foschie e nebbie mattutine diffuse. Temperature stazionarie.
Venerdì 23 (90%): tempo umido con frequenti nebbie al mattino in pianura e nei fondovalle prealpini ed altopiani; in giornata presenza di nubi medio-alte che veleranno il cielo. Temperature stazionarie.
Sabato 24 (90%): la pressione atmosferica andrà scendendo gradualmente ma le perturbazioni saranno ancora lontane; il cielo risulterà in prevalenza velato, e saranno ancora probabili riduzioni della visibilità nella notte e al mattino.
Domenica 25 (80%): tempo in progressivo peggioramento con nubi che andranno aumentando e nel pomeriggio-sera cominceranno le prime deboli precipitazioni, più probabili sulla fascia prealpina (sulle Dolomiti la quota neve sarà attorno ai 1600-1800mt). Temperature massime in calo.
Tendenza.
In pieno Oceano andrà rafforzandosi l’alta pressione che di conseguenza spingerà verso l’Europa centro-occidentale il cuore dei sistemi di bassa pressione ora presenti tra Inghilterra e Islanda; questo gioco di sponda indurrà la formazione di una vasta area di bassa pressione che ad oggi è vista perdurare più giorni, con perno tra Francia, Italia e Germania. In questo contesto non si può ad oggi definire le tempistiche dei peggioramenti né l’incisività delle precipitazioni, ma in linea generale il maltempo sembra tornare protagonista.
Curiosità della settimana.
Nel corso di lunedì mattina abbiamo assistito a deboli precipitazioni dovute alla risalita dall’Adriatico di un flusso d’aria umida che ha provocato 2-8mm di pioggia sulle nostre zone; è interessante osservare come qualche modello di previsione numerica anche fino a 24 ore prima (domenica mattina) vedesse accumuli ben superiori, anche prossimi a 30-40mm. Tali errori nella stima delle precipitazioni sono bene evidenti quando l’aria umida da sud in quota viene resa più secca dal flusso nei bassi strati che, provenendo da nordest e quindi dalle zone interne balcaniche, limita fortemente la possibilità di avere una colonna d’aria satura e quindi propensa a precipitazioni sostanziose (come avviene invece quando tutti i venti provengono dai quadranti meridionali)