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20 aprile 2024

Treviso

Sicurezza e tecnologia, al via il maxi piano di illuminazione della città

Manildo:"Non vogliamo solo riaccendere la luce in zone difficili, ma puntare anche su tecnologia, innovazione e sostenibilità"

| Isabella Loschi |

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luci treviso

TREVISO - La giunta Manildo ha approvato la delibera che dà avvio alla realizzazione di un nuovo sistema di illuminazione per tutta la città. Un nuovo sistema tecnologico, per aumentare in tutta la città di Treviso gli standard di sicurezza e decoro.

Il piano piano comunale per il contenimento dell’inquinamento luminoso (Pcil) che sarà in discussione in una prossima seduta del consiglio comunale, prevede l’attivazione di una procedura di project financing di iniziativa comunale e il cronoprogramma della procedura voluta dall’amministrazione per meglio perseguire l’interesse pubblico.

L’atto successivo sarà l’inserimento del nuovo progetto, a febbraio nel piano delle opere pubbliche e successivamente la pubblicazione della gara per l’individuazione del soggetto realizzatore. Il project, come recita la delibera, dovrà avere caratteristiche tecnologiche in grado di assicurare il migliore illuminamento pubblico ai fini della sicurezza urbana ed il mantenimento dell’aggiornamento tecnologico nel corso della durata del contratto in modo da eliminare o ridurre l’obsolescenza della rete comunale di pubblica illuminazione, nonché la realizzazione della migliore piattaforma di servizi per smart city anche in prospettiva della durata del contratto.

“Una sinergia importante tra pubblico e privato che ci permette di individuare le risorse, che il Comune da solo non sarebbe in grado di garantire, utili alla realizzazione di un’infrastruttura, quella della luce che rappresenta il primo presidio di sicurezza – dichiara il sindaco Giovanni Manildo - Questo progetto ha una visione sistemica: non è infatti solo un piano di illuminazione pubblica, ma un vero e proprio intervento di riqualificazione urbana che agisce su molteplici livelli. Non vogliamo solo riaccendere la luce in zone difficili, ma anche la tecnologia, l’innovazione e la sostenibilità in tutta la città. Le moderne tecnologie consento di utilizzare i corpi illuminanti anche come sistemi di monitoraggio del territorio e di rilevazione dei movimenti. Non una strada oscura, non un vicolo dimenticato ma una città sorvegliata 24 ore su 24 specie durante l’orario notturno”.

 


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Isabella Loschi

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