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25 aprile 2024

Treviso

Il sindaco di Treviso non concede il patrocinio del comune al Gay Pride

Intanto don Paolo Pigozzo interviene contro la processione “riparatrice” al Pride in programma per domenica: "fanatici ottusi"

| Isabella Loschi |

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Il sindaco di Treviso non concede il patrocinio del comune al Gay Pride

TREVISO - Domenica a Treviso si svolgerà una processione “riparatrice” contro il Gay Pride che si svolgerà sempre in città domenica 29 giugno.

A prendere le distanze da questa manifestazione di preghiera organizzata dal movimento “Con Cristo per la vita” anche don Paolo Pigozzo, parroco della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, che oggi ha inviato un messaggio alla pagina Facebook I sentinelli di Milano che avevano pubblicato il manifesto della processione riparatrice di domenica 23 giugno.

“Sono un parroco della città di Treviso, ho visto il vostro post sulla processione riparatrice - scrive don Paolo - Credo sia giusto, per correttezza, precisare che quei foglietti non riportano la proposta della Diocesi di Treviso, né delle parrocchie della città. Anzi, il Vescovo ha vietato quella messa e chiesto di non fare la processione, attirandosi offese e maledizioni da parte di questi fanatici (molti dei quali vicini a movimenti fascisti)”. “Purtroppo - continua il messaggio - per quanto si cerchino confronto e pacatezza fan sempre più notizia questi fanatici ottusi…e non avete idea (ma potete immaginare) quando sia difficile cercare di essere dialoganti ( pur, magari con sensibilità e ottica diverse) venendo violentemente tacciati come traditori dei veri valori e della nostra missione. Loro si pensano allo stesso tempo veri difensori della fede. Quando ho obiettato ad uno di loro che forse si doveva pregare per le tante vittime morte in mare e o riparare i tanti traffici di armi del nostro popolo italiano, mi sono sentito rispondere che i morti potevano starsene a casa e che le armi son servite anche per fare guerra giuste. Purtroppo abbiamo a che fare anche con “cristiani” di tale levatura”.

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Treviso Mario Conte che ha preso le distanze da questa manifestazione ma ha anche annunciato l’amministrazione che non concerà il patrocinio al Treviso Pride 2019.

“Pur rispettando le idee, le sensibilità e il diritto di manifestazione del pensiero degli organizzatori e dei partecipanti del Treviso Pride - ha detto Conte - riteniamo opportuno perseguire una linea di equilibrio e terzietà rispetto a simili iniziative volta anche a non dare adito a sterili polemiche o a strumentalizzazioni di tipo politico. Per questo in merito alla richiesta di patrocinio pervenuta dal Coordinamento Lgbte per il Pride, la nostra amministrazione non concederà il patrocinio della Città di Treviso a detta iniziativa così come a nessuna manifestazione o contromanifestazione sul tema. Auspichiamo comunque che tali manifestazioni si svolgano nel pieno rispetto del prossimo al di là delle reciproche e legittime posizioni su materie sociali e diritti civili”.

 


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