LA SINISTRA SI SPACCA, UN GIOVANISSIMO PER RIFONDAZIONE E COMUNISTI ITALIANI
Intanto per i meridionali si candida a sindaco il coordinatore Giovanni D’Aprile. Sei i candidati sindaco certi; potrebbero diventare sette
Castelfranco – Rimarrà fuori dalla coalizione la Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani). Non correrà insieme a Partito Democratico, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà sostenendo Donata Sartor come pareva all’inizio.
Il candidato sindaco prescelto è un 25enne, Simone Marconato, lavora all’Ospedale di Camposampiero.
«Arrivati all'ultimo momento utile per recuperare la situazione e, come da noi auspicato fin dall'inizio, tenere unito tutto il centro-sinistra, ci siamo dovuti arrendere all'indisponibilità del Partito Democratico e alla diversa prospettiva politica di Donata Sartor – recita una nota diffusa da Alessandro Squizzato ed Enrico Baldin, coordinatori di Federazione della Sinistra -. In un incontro con le forze che sostengono la Sartor questa sera abbiamo nuovamente offerto il nostro appoggio per creare una coalizione unitaria di centro-sinistra che avesse le speraze di battere la destra divisa».
«Il Partito Democratico ha ribadito la sua indisponibilità a stare in coalizione con noi – prosegue la nota -. Donata Sartor dal canto suo ha spiegato che la coalizione che la appoggia è un progetto politico di centro, moderato e che la sinistra sarebbe qualcosa di estraneo. Non condividiamo questa posizione, perché crediamo che la quarta candidatura di centro moderato in queste elezioni, dopo quella di Progetto Castelfranco, Vivere e L'altra Italia, non sia la cosa migliore per arrivare alla vittoria, ma ne prendiamo atto e rispettiamo sul piano personale Donata Sartor e le auguriamo buon lavoro. Nel centro-sinistra quindi la sinistra dovrà correre separatamente dal centro, rimandiamo al ballottaggio tutti i nostri sforzi, speriamo a quel punto unitari, per battere in primis la Lega Nord di Dussin. La nostra quindi è l'unica candidatura a sindaco di sinistra per Castelfranco.
La lista si chiama Federazione della Sinistra, riunisce i partiti di sinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani) assieme a persone della società civile, indipendenti e lavoratori. Non è un caso se è la lista con l'età media di gran lunga più bassa, con 8 candidati sotto i 30 anni. Il nostro candidato sindaco è il portavoce di un progetto corale, ne rappresenta i contenuti. Simone Marconato è un giovane di 25 anni, lavoratore presso l'ospedale di Camposampiero, attivo fin dall'adolescenza nella vita associativa di Castelfranco, non viene da una segreteria di partito e non è una invenzione elettorale ma, come tutti noi, è una persona che ogni giorno ha dato tutto nell'attivismo politico in città. Il nostro obbiettivo è portare la voce della gente normale, dei lavoratori colpiti dalla crisi nella nostra città, fare nomi e congomi dei responsabili, da chi ha creato le condizioni del fallimento delle aziende fino alle banche che rifiutano di finanziare la ripresa. Vogliamo portare nella campagna elettorale fin'ora drammaticamente povera di contenuti i valori di sinistra rifiutati da tutti gli altri e che per troppo tempo sono stati umiliati dalla politica nazionale».
Correrà da solo anche il partito dei Meridionali, “L’Altra Italia”. Il candidato sindaco sarà il coordinatore Giovanni D’Aprile.
Sola anche la civica “Progetto Castelfranco”: ha candidato Diana Villanova a sindaco.
Poi ci sono la Lega con Luciano Dussin, Vivere e Pdl con Lorenzo Milani, e la coalizione di centrosinistra con Donata Sartor.
Potrebbe aggiungersi un nuovo candidato sindaco, Valentino Trevisan de “La Casa del Cittadino”: ancora da capire se sarà una corsa solitaria oppure insieme con la Lega. Quindi i candidati a sindaco certi sono sei, ma potrebbero diventare sette.
MAt. C.