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28 marzo 2024

Treviso

Sit-in davanti al tribunale di Treviso per chiedere giustizia per Mattia: "Il numero dei morti sul lavoro è diventato insopportabile"

Luigi de Magistris presente al fianco della famiglia Battistetti nel giorno dell'udienza preliminare per la morte del figlio 23enne

| Isabella Loschi |

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 Luigi de Magistris

TREVISO -  “Siamo per testimoniare in modo forte che non è più accettabile nel nostro Paese lo smantellamento dei diritti, dall'articolo 18 al Job acts, all'alternanza scuola- lavoro. La filiera dei giovani morti sul lavoro è diventata insopportabile. Quella di Mattia non è una morte bianca, è un omicidio. Il primo articolo della nostra Costituzione dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ma non mi sembra che questo venga rispettato: tanta gente non ha lavoro, è precaria e chi lavora spesso lo fa senza i giusti standard di sicurezza. Così non va bene, prima devono venire le persone, i diritti e la vita e poi il denaro”. Così Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e portavoce nazionale di Unione Popolare, intervenuto oggi, 26 gennaio, al sit-in davanti al tribunale di Treviso, in occasione dell’avvio dell’udienza preliminare per il processo sulla morte di Mattia Battistetti, operaio 23enne, deceduto In un cantiere a Montebelluna il 29 aprile 2021.

Al presidio organizzato dalla famiglia di Mattia con l’associazione in memoria di Mattia Battistetti e Rete 6 dicembre, erano presenti anche i sindacati Cgil e Cisl Treviso, alcuni esponenti di Partito democratico, M5S e una delegazioni di fabbrica dell'Electrolux. “Siamo qui per dare un segnale di solidarietà ad una famigli coraggiosa che sta lottando perché merga la verità e le responsabilità. Proprio per questo abbiamo deciso di costituirci parte civile in questo processo”, spiega il segretario generale della Cgil, Mauro Visentin.

“Siamo stati convinti fin dal primo momento che fosse necessario un segnale forte al mondo del lavoro, alla comunità e alle imprese, per questo ci costituiamo parte civile nel processo per la morte di Mattia Battistetti”, le parole del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini presente con l’avvocato Maurizio Sbaiz dello studio legale associato Melchiori-Sbaiz. “È volontà della Cisl Belluno Treviso costituirsi parte civile in tutti i procedimenti giudiziari che dovranno processare i presunti colpevoli di tutti gli infortuni mortali sul territorio di Treviso”.

Presente anche Eliana Como della segreteria nazionale Cgil: “Oggi siamo qui per sostenere la famiglia Battistetti, perché non è più accettabile che in questo Paese, ci siano in media tre morti sul lavoro al giorno. E’ necessario aumentare i controlli, il personale incaricato ai controlli e pene severe e certe per chi non rispetta le regole della sicurezza”.

 

 

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