Lo smog non da tregua ai veneti ma mancano le risposte politiche al problema
Masolo e Zanoni: “Che fine ha fatto l’aggiornamento del Piano regionale Tutela e Risanamento dell’atmosfera?”

VENETO - Il rapporto "Mal'Aria 2025" di Legambiente conferma una triste realtà per le città venete, che continuano a registrare una pessima qualità dell'aria, al punto da guadagnarsi il primato negativo in Italia. Questo stato di fatto non è migliorato nonostante le disposizioni legislative previste dal Decreto-legge 12/09/2023, n. 121, che imponeva alle regioni, tra cui il Veneto, di aggiornare i propri piani di qualità dell'aria entro dodici mesi dalla sua entrata in vigore. Tuttavia, la scadenza è passata senza che la Giunta regionale abbia completato l'aggiornamento del Piano regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, nonostante l'avvio della procedura nel maggio 2024.
L'Unione Europea ha già richiamato l'Italia per la mancata attuazione delle modifiche previste, mentre il report "Mal’Aria di Città" di Legambiente ha messo in evidenza una situazione ancora più grave, con la maggior parte dei capoluoghi veneti inseriti nella lista delle città italiane più inquinate. I consiglieri regionali Renzo Masolo e Andrea Zanoni (Europa Verde) hanno quindi chiesto, tramite un’interrogazione in Consiglio regionale, chiarimenti all'Assessore all'Ambiente sullo stato dell'aggiornamento del Piano, sollecitando azioni concrete per tutelare la salute dei cittadini veneti.
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