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19 aprile 2024

Esteri

Soldato ucciso a Londra, altri due arresti

Cameron: ''Attacco alla Gran Bretagna''

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Soldato ucciso a Londra, altri due arresti

LONDRA - "Non ci arrenderemo mai al terrorismo". Così il premier britannico David Cameron all'indomani dell'attacco al soldato britannico ucciso a colpi di mannaia a Londra.

"Non vi è assolutamente alcuna giustificazione per questi attacchi, la cui responsabilità ricade sugli individui che li commettono", ha aggiunto il premier, sottolineando come si sia trattato di "un attacco alla Gran Bretagna ma anche di un tradimento dell'Islam, e delle comunità di musulmani che tanto danno a questo paese". Cameron ha ricordato come "nulla nell'Islam giustifichi questo atto veramente spaventoso". Quindi ha lodato Ingrid Loyau-Kennett, la donna che ha parlato con i due aggressori subito dopo i fatti. Quando uno di loro le ha detto di voler ingaggiare una guerra, ha risposto: "Perderete. Siete solo voi contro molti". "Ha parlato per tutti noi", ha commentato il premier.

Cameron ha poi rivolto un pensiero alla vittima e alla sua famiglia e ha assicurato che il paese affronterà in modo deciso "l'estremismo violento e il terrorismo". Le immagini relative a quanto accaduto sono "profondamente scioccanti", ha proseguito Cameron sottolineando che i terroristi, ''che stanno cercando di dividerci, ci uniranno ancora di più".

Il soldato ucciso ieri si chiamava Drummer Lee Rigby e aveva 25 anni. La vittima, riferisce la Bbc, faceva parte del secondo Battaglione del Reggimento dei Fucilieri Reali ed era padre di un bambino di due anni. Un soldato "estremamente benvoluto e spiritoso", ha ricordato il ministero della Difesa in un comunicato.

Sul fronte delle indagini, rende noto la Bbc, la polizia britannica ha effettuato delle perquisizioni nel Lincolnshire, a un indirizzo di Saxilby, vicino Lincoln. L'indagine è stata affidata agli esperti dell'antiterrorismo, ha riferito la polizia.

I due sospetti, feriti dalla polizia, sono piantonati in ospedale, dove uno è in gravi condizioni. I due, fanno sapere fonti governative britanniche citate da Sky News, erano noti ai servizi di sicurezza. Uno dei due sarebbe stato identificato come Michael Adebolajo, 28enne londinese di origini nigeriane, nato a Lambeth e cresciuto a Londra. E' stato iscritto all'università di Greenwich. Nella zona vivono tuttora altri membri della sua famiglia e si ritiene che l'abitazione perquisita nel Lincolnshire sia quella di suo padre.

La Bbc citando Scotland Yard riferisce poi che nel quadro delle indagini sono stati arrestati anche un uomo e una donna di 29 anni.

Parla intanto la donna, lodata da Cameron, ritratta nelle fotografie scattate sul luogo dell'attacco vicina a uno dei due aggressori mentre ha ancora in mano un coltello. Per più di cinque minuti ha parlato proprio con loro. Sul luogo, ha spiegato Ingrid Loyau-Kennett al 'Guardian', è capitata perché stava rientrando a casa dopo un viaggio in Francia. "L'autobus si è fermato. Potevo vedere chiaramente un corpo sulla strada e un'auto danneggiata. Avevo seguito un corso di primo intervento e allora ho chiesto a qualcuno di dare un'occhiata alla mia borsa e sono scesa per vedere se potevo essere d'aiuto - racconta -. Mi sono avvicinata al corpo, c'era una signora seduta che ha detto che era morto. Aveva cercato di assisterlo mettendo qualcosa sotto la sua schiena e una giacca sul volto. Gli ho sentito il polso e non aveva battiti". "Poi un uomo nero con un cappello nero ed una pistola in una mano e una mannaia nell'altra si è avvicinato. Era in uno stato di sovreccitazione e mi ha detto di non avvicinarmi al corpo. Non provavo qualcosa in particolare. Non avevo paura perché non era ubriaco, non era sotto l'effetto di droghe. Era in uno stato normale. Potevo parlare con lui e lui voleva parlare e questo abbiamo fatto". "Ho parlato con lui per più di cinque minuti. Gli ho chiesto perché avesse fatto quello che aveva fatto. Ha detto che aveva ucciso l'uomo perché era un soldato britannico che aveva ucciso donne musulmane e bambini in Iraq e Afghanistan. Era furioso per la presenza in quei posti dell'esercito britannico". Poi l'uomo si è allontanato e la donna ha parlato con l'altro aggressore: "Era più tranquillo, più timido. Gli ho chiesto se mi volesse dare ciò che aveva in mano, un coltello. Ha detto di no". Più tardi è arrivata la polizia e i "due aggressori sono corsi verso l'auto e gli agenti li hanno colpiti alle gambe, credo". "Sono solo contenta di essere riuscita a fare qualcosa che può avere evitato altri problemi. Al momento mi sento bene, ma so che l'effetto dello shock potrebbe investirmi più avanti", conclude.

(Adnkronos)

 


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