Solo 100mila euro per il Centenario: "50 anni fa arrivarono opere da milioni di euro"
La polemica alimentata dal consigliere di Forza Italia Santantonio: "Bisognava andare a Roma per i fondi"
VITTORIO VENETO - Dal governo arriveranno solo 100mila euro per i festeggiamenti del Centenario della Grande Guerra. Ha suscitato polemiche l’annuncio del parlamentare Pd Roger De Menech, intervenuto alla conferenza stampa di fine anno a Vittorio Veneto: l’esponente dem aveva reso noto, lo scorso 29 dicembre, l’importo stanziato dallo Stato per i festeggiamenti che si terranno quest’anno in città.
Su Facebook è stato il consigliere comunale di Forza Italia Paolo Santantonio ad animare la discussione: “Secondo Roger De Menech 100mila euro sono un grande riconoscimento per la città di Vittorio Veneto. Ma gli hanno riferito che la giunta Toffoli, maestro di qualche nostro politico attuale, ha portato a casa nel ‘68 un palazzetto e una piscina che - non sono un esperto - potrebbero valere, in base ai valori attuali, qualche milione di euro? Ma dove vive De Menech?”
E a chi ha risposto che 50 anni fa le condizioni economiche erano un po’ diverse, il forzista ha replicato che “bisogna andare a Roma a bussare”, e che “bisogna andarci con le gambe”. La posizione di Santantonio contiene quindi un non troppo velato riferimento ad un presunto immobilismo dell’amministrazione nell’andare a reperire i fondi per il Centenario.
Questione sottolineata anche da Adriano Botteon nell’ultimo consiglio comunale: “E’ preoccupante il fatto che andiamo in cerca di fondi a dicembre 2017” aveva dichiarato il consigliere fuoriuscito dal Pd. Facendo in questo modo eco al leghista Bruno Fasan, che aveva specificato che “ormai siamo in ritardo per chiedere i fondi a Stato e Regione”.
Un altro (impietoso) paragone è stato proposto da un’altra utente del social network, che ha messo a confronto lo stanziamento del governo per il Centenario con quello previsto dalla giunta Tonon per il Palafenderl, che è di 120mila euro. “Partiamo bene” ha commentato ironicamente la donna.