SACILE/CORDIGNANO - Cinque persone sono state arrestate nell'ambito di un'operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone).

In manette sono finiti tre italiani e due cittadini extracomunitari. L'indagine ha scoperchiato un vasto mercato di introduzione di sostanze stupefacenti nella Destra Tagliamento e ha interessato, oltre al capoluogo provinciale, anche Sacile, Fontanafredda e Polcenigo, località da cui ha preso le mosse l'inchiesta nel giugno scorso e che ha portato anche a tre denunce a piede libero, all'emissione di un provvedimento di obbligo di dimora e a sette perquisizioni, avvenute anche con l'ausilio di unità cinofile dell'Arma provenienti da Torreglia (Padova) e da Bologna.

Lo smercio della droga - hascisc, marijuana, cocaina ed eroina - coinvolgeva anche Cordignano e la provincia di Treviso.

In carcere sono finiti Pirro Kondo, cittadino albanese residente a Fontanafredda (Pordenone), già detenuto, e tre italiani, Pierluigi Scarpa, Giuseppe e Massimo Scupola, di Cordignano. 

Agli arresti domiciliari è stata notificata a un altro albanese, Andi Turja, di Sacile, mentre destinatario di un obbligo di dimora è un altro connazionale, Xheni Dishinca, anch'egli di Fontanafredda. Altre nove persone sono state denunciate e 25 segnalate come assuntori.

L'indagine ha avuto inizio nella seconda metà del mese di giugno, da parte dei militari di Polcenigo (Pordenone) su un giro di spaccio di cocaina. Kondo è stato individuato come rifornitore a Milano delle sostanze poi consegnate ai tre italiani residenti di Cordignano, venditori al dettaglio nella piazza e nella Marca.

Alla fine di ottobre, Kondo è stato bloccato e arrestato con un "carico" di cocaina proveniente da Milano. Nel suo veicolo sono stati trovati 625 grammi di cocaina. Da altre perquisizioni in provincia di Pordenone e Treviso sono stati recuperati altri 40 grammi di stupefacenti. Turja e Dishinca sono stati infine individuati come spacciatori nelle loro zone di residenza.