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20 aprile 2024

Treviso

Spritz al bar dopo le 18? Ecco cosa rischi

Multe da un minimo di 400 euro per avventori e gestori, a cui si può aggiungere la chiusura del locale fino a 30 giorni

| Isabella Loschi |

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spritz

TREVISO - Entrare in un bar senza mascherina, ordinare un caffè al banco dopo le 15. Bere in piedi. Sono alcune delle “classiche” azioni che compiono i clienti sotto gli occhi di baristi e gestori di locali.

“La clientela è molto più attenta nei comportamenti e misure anti contagio da seguire, ma capita che qualche avventore sbadato o soprappensiero entri e ordini qualcosa da bere al banco dopo le 15 - racconta Dania Sartorato presidente della Fipe Confcommercio Treviso - E noi gestori dobbiamo ricordargli che dopo le 15 il servizio viene fatto al tavolo e lo invitiamo ad accomodarsi. Altri addirittura entrano nel locale senza mascherina e noi prontamente gliela forniamo proprio per non incorrere in sanzioni”. Sì perché le multe, sia per gli esercenti che per i clienti che non rispettano le regole imposte dall’ultima ordinanza regionale, in vigore da venerdì scorso 13 novembre e valida fino al prossimo 3 dicembre, sono molto salate.

MULTE - Per i locali che non rispettano ad esempio, l’obbligo di chiusura delle 18 o non servono ai tavoli dalle 15 alle 18, le disposizioni prevedono una sanzione che va da un minimo di 400 a un massimo di 3mila euro. A chi non fa rispettare i divieti nel proprio locale, oltre alla multa, si potrebbe poi aggiungere la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni, con una sanzione che viene irrogata dal prefetto. In caso di recidiva, inoltre, la sanzione viene raddoppiata, mentre l’obbligo di chiusura viene applicato nella sua misura massima, ovvero per 30 giorni. Ma attenzione anche gli avventori rischiano multe da 400 euro se non portano la mascherina o rimangono dentro al lacale oltre le 18.

“I gestori trevigiani sono molto rigorosi nel rispettare le regole e attenti a farle rispettare anche ai clienti, viste le pesanti ripercussioni che potrebbe avere uno stop forzato”; sottolinea Dania Sartorato. 

 


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