Castelfranco – Sta facendo discutere il progetto che intende rendere visibili al pubblico due tombe collocate all’interno della Chiesa di San Giacomo. Per l’intervento sono stati stanziati 210mila e euro, ma secondo la Lega non vale la pena, dato che, secondo il capogruppo Giovanni Squizzato, si tratterebbe di manufatti che non hanno particolare valore.

Le tombe ritrovate durante i lavori di rifacimento del pavimento della chiesa sono 18, databili tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘700. Poi sarebbero state ricoperte con verso il 1730, quando è stata edificata la chiesa. Sono della cavità nel terreno con le pareti intonacate.

Alcune sono state riutilizzate dalla Confraternita dei Battuti ed hanno delle decorazioni legate al culto dei santi. Il progetto del Comune prevede che due di queste vengano ricoperte con del vetro ed illuminate, in modo da renderle visibili.

Sarà fatta una campagna di rilevamenti che poi potrebbe sfociare in una pubblicazione. Sono state ritrovate anche delle pietre tombali.

«Si tratta di manufatti di bella fattura – afferma il sindaco Maria Gomierato -. Saranno asportate e vedremo come valorizzarle. Le due tombe da rendere visibili al pubblico saranno ricoperte da un vetro e verrà creato un sistema di climatizzazione. Le altre verranno riempite in maniera apposita, così da garantirne la conservazione».

«I 210mila euro saranno sottratti alle opere pubbliche o ad altri interventi – attacca Squizzato -. Si tratta di manufatti di fattura molto modesta. Ci sono fregi in piazza Giorgione molto più significativi che vengono lasciati degradare. La stessa facciata di Villa Bolasco cade a pezzi. Può starci la pubblicazione ed il riempimento conservativo, ma non ha alcun senso spendere soldi per realizzare la copertura in vetro ed il microclima. Mi pare eccessivo rispetto al ritrovamento». MAt.C.