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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Squilla il telefono: "Sono papa Francesco"

Il pontefice e Gentili insieme. Per i bambini dell'Africa

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Squilla il telefono:

Papa Francesco e Cristiano Gentili

VITTORIO VENETO - Cristiano Gentili è stato il quarto e ultimo ospite della Rassegna “Letteratur@ Serravalle: Scrivere, Leggere, Twittare”, a cura di Arabella Bertola in collaborazione con Amici del Castrum, che si è tenuta a Serravalle (Vittorio Veneto) da Marzo 2014 a Giugno 2014. Una rassegna nata dalla consapevolezza che la rivoluzione digitale, benedetta ormai anche da Papa Francesco I, è ormai inestricabilmente connessa a ogni tipo di narrazione letteraria.

Per testimoniare la crescente importanza dei social network non solo per la promozione culturale in senso lato, ma anche per campagne umanitarie a favore dei più deboli della terra, alla rassegna ha partecipato Cristiano Gentili, per l’impegno e la determinazione con cui sta portando avanti la sua personale e impegnativa battaglia a favore degli albini africani. Campagna lanciata proprio ieri da Papa Francesco, che ha anche incontrato Gentili.

 

Ecco l'intervista.

Papa Francesco ti chiama... Gli avevo scritto una lettera per sensibilizzarlo e chiedere il suo aiuto e quello della Chiesa cattolica per il miglioramento delle condizioni di vita degli africani con albinismo. Eravamo agli inizi di ottobre 2013 ...io ero in moto a Grosseto, ho ricevuto una telefonata e, rientrato a casa, ho richiamato il numero a me sconosciuto. Mi ha risposto il cerimoniere del Papa, Mons. Karcher, che mi ha confermato l'interesse di Papa Francesco per gli africani albini.

 

Ospite a Santa Marta per tre giorni... L'intereresse del Papa si concretizza nel farmi partecipare come relatore al Simposio Internazionale sull'Africa, svoltosi il 29 novembre in Vaticano, per far conoscere l’incredibile realtà degli albini africani. Ero all'estero per lavoro e mi è stata data la disponibilità di essere ospite a Santa Marta dal 27 al 30 novembre. Durante la mia permanenza ho avuto il piacere di un incontro privato con il Santo Padre.

 

Che ricordo hai di quel momento? Una persona di estrema umanità, di grande disponibilità ed estremamente attenta e interessata alle vicende delle persone in estrema sofferenza, nonché capace di gesti che veramente confermano la sua intenzione di rafforzare una Chiesa accanto agli emarginati.

 

Perché ti ha chiamato? La tua avventura professionale nel mondo. Papa Francesco conosceva la realtà degli africani albini ossia la situazione di decine di migliaia di persone, molti dei quali bambini e adolescenti, in molti paesi africani, che a causa della loro condizione, a causa del loro colore bianco sono discriminate, perseguitate, cacciate come animali per l'assurda credenza che le parti del loro corpo possano avere effetti magici, come fossero portafortuna. Inoltre essendo privi di melanina e trovandosi al sole equatoriale sviluppano tumori alla pelle e la loro aspettativa di vita è di circa soli 30 anni.

 

La tua Africa. Ero un funzionario internazionale e tra i miei incarichi nei paesi per lo sviluppo sono stato assegnato per tre anni in Sudan ( Darfur) e Sud-Sudan, il paese recentemente resosi indipendente nel 2011. Ho lavorato anche in Indonesia dopo lo tsunami del 2004, in Argentina per la crisi del 2002, in Kosovo, a Ginevra. Nel 2011 prendo un’aspettativa lavorativa e viaggio per la Tanzania in compagnia di un attivista dei diritti umani per gli africano albini, al solo fine di approfondire, da indipendente, la realtà degli africani con albinismo.

 

Il tuo romanzo "Ombra Bianca". Prende spunto da questa incredibile realtà, romanzata al fine di coinvolgere con una storia avvincente il lettore e di farlo immedesimare nel bianco in Africa, bianco inteso come africano albino e bianco europeo. Solo con l’immedesimazione dei personaggi si può comprendere una realtà lontana da noi ma più vicino di quanto si pensi perché, come asserisce Amos Oz, “una storia più parla di un piccolo mondo, più è universale”.

 

Dal romanzo all’iniziativa. Abbiamo creato il primo Audiolibro Sociale per dare simbolicamente voce a chi non ha voce e per farsi ascoltare, gli africani albini, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di vita di migliaia di bambini e adulti con albinismo. In breve, l’iniziativa consiste nell'aver suddiviso il romanzo Ombra Bianca in migliaia di frasi e chiunque può donare la propria voce, leggendo una frase del romanzo e seguendo l'esempio di Papa Francesco, che ha letto alcune frasi di un personaggio che porta proprio il suo nome, Padre Francis. È possibile partecipare e ricevere maggiori informazioni sul sito www.ombrabianca.com , dove sarà possibile anche firmare una petizione internazionale per chiedere ai Leader mondiali un aiuto concreto a queste persone, nelle loro comunità di origine, nella loro terra. È un'iniziatica completamente italiana; verrà lanciata in sei lingue ma si chiederà di leggere la frase scelta in italiano, lingua apprezzata in tutto il mondo. Inoltre, si potrà sostenere una conosciuta associazione di Padova che opera in Africa, Medici con l’Africa-CUAMM.

 

Il tuo avviso ai naviganti. Un semplice invito a visitare il sito www.ombrabianca.com per informarsi su questa realtà e sull’iniziativa. Spero che i lettori firmino la petizione internazionale e partecipino alla realizzazione del primo Audiolibro sociale al mondo che vede l’adesione di un Papa che segnerà la storia della Chiesa e del mondo.

 

Matteo Renzi ha ufficializzato che in quanto Presidente dell'Unione Europea per il prossimo semestre effettuerà per la prima visita in Africa: cosa gli mandi a dire alla vigilia del suo viaggio? L’iniziativa per gli africani con albinismo tramite l’Audiolibro Sociale è ideata, nata e realizzata in Italia per aiutare queste decine di migliaia di esseri umani, la maggior parte dei quali sono bambini e adolescenti, ad avere un futuro dignitoso nelle loro comunità di origine, all’interno dei loro clan di appartenenza e delle loro famiglie. Questa iniziativa ben si allinea al ruolo di Presidenza dell’Italia dell’Unione Europea. Ci auguriamo di ricevere il supporto anche del Presidente del Consiglio italiano e magari la sua partecipazione a questa iniziativa seguendo l’esempio di Papa Francesco, donando la sua voce e firmando la petizione con il grande auspicio che voglia inserire questa tragedia umana nell’agenda della cooperazione internazionale durante il semestre europeo dell’Italia.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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