Stivali e ombrelli: è ancora tempo di grandi piogge
Ormai imminente l'entrata in azione di una serie di perturbazioni di forte intensità
Ore 22.45, alta pianura trevigiana: inizia a piovere.
Immagini dal radar meteo e mappe dal satellite non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni: la grande perturbazione che nelle ultime ore si è formata sul Mediterraneo occidentale sta arrivando, con il suo carico di piogge persistenti, scirocco (e conseguente acqua alta a Venezia) e ancora una volta inserita in una persistenza che da molto tempo non si ricordava di così ampio segno.
Vediamo in questo schema rielaborato dall'ultima immagine radar (22.50 ora locale) come i nuclei piovosi stiano arrivando da sudovest, e come una catena salgono apportando un progressivo, netto peggioramento che si manifesterà molto intensamente nel corso della giornata di domani, giovedì 16 maggio.
E’ proprio nelle 24 ore di giovedì che ci concentrerà la fase di più intenso maltempo, almeno stando alle informazioni finora disponibili; la fase perturbata infatti proseguirà venerdì, seppure più attenuata (circa un quinto degli accumuli del giorno prima), mentre sabato sembra godere di una temporanea pausa con schiarite anche ampie seppur temporanee. La perturbazione di chiusura della fase più acuta è vista al momento per domenica, quando entrerà aria più fresca in quota che esalterà la formazione di tempor
Osservando una delle mappe di pioggia prevista domani (seppur con qualche differenza, la distribuzione dei massimi e i totali differiscono di poco tra i principali modelli matematici), comprendiamo come ad essere particolarmente colpite, come è tipico che accada in queste configurazioni, saranno le zone pedemontane e prealpine, con accumuli superiori a 200mm/24h lungo i crinali, e diffusamente prossimi o superiori a 100mm/24h in buona parte delle zona di pianura adiacenti alle prealpi. Verso sud la situazione sarà meno critica, tuttavia sul territorio della Marca almeno 50-70mm saranno da mettere in conto in pianura.
I momenti più critici si verificheranno tra le 11 e le 19 circa quando sarà massimo l’afflusso di aria molto instabile e molto umida da sud-sud-ovest e l’impatto con i rilievi esalterà la fenomenologia dando origine a piogge battenti ed insistenti che potrebbero raggiungere valori medi di 15-20 mm/h per più ore, provocando in limitati settori tipicamente a rischio, alcune esondazioni nei momenti di massimo afflusso. A tal proposito invito a tenersi costantemente aggiornati mediante le mappe dal radar meteo (liberamente fruibili a questo indirizzo http://www.meteomerlara.com/animazioneradar/index.php) e gli avvisi del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile http://www.regione.veneto.it/web/protezione-civile/cfd. L’ultimo avviso disponibile cita “VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDRAULICA: il possibile verificarsi di precipitazioni anche diffuse e abbondanti, potrebbe creare disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica regionale. Si segnala la possibilità d'innesco di fenomeni franosi superficiali sui versanti e la possibilità di innesco di colate rapide. Si segnala, inoltre, la possibile riattivazione e/o accelerazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico di grandi dimensioni”.
Prima di entrare nel dettaglio dei singoli giorni, facciamo una considerazione: con buona probabilità questa serie di perturbazioni sarà nel complesso la più intensa di tutta la stagione 2012-2013, e si porterà dietro uno “strascico” di instabilità atmosferica anche dopo l’ultimo passaggio organizzato di domenica. In pieno Oceano Atlantico intanto si rafforza l’alta pressione e questa configurazione è notoriamente la più favorevole alla discesa reiterata di impulsi freschi ed instabili fin sul Mediterraneo; alcune mappe a lungo termine sembrano addirittura suggerire l’intervento di correnti di estrazione artica (fatto non raro anche a fine maggio, ricordiamo oltretutto gli episodi del 1999 e del 2006 con neve fino a 1000mt ai primi di giugno), ma prima di “fasciarci” la testa teniamo l’attenzione alta per i prossimi giorni. Come sempre, nessuna metodologia permette di andare oltre i 10-15 giorni di tendenza, e al momento questa soglia è ancora occupata da una situazione favorevole a frequenti precipitazioni e clima fresco.
Mappa a lungo termine (venerdì 24 maggio): un flusso assai fresco per la stagione potrebbe intervenire a rinvigorire la vecchia bassa pressione apportando un ulteriore calo termico. Da verificare.
In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:
Giovedì 15 maggio (attendibilità 100%): spiccato maltempo con progressiva intensificazione delle piogge nella mattinata fino a fenomeni forti o molto forti nel pomeriggio lungo le prealpi e da moderati a forti in pianura. Il forte scirocco indurrà il fenomeno dell’acqua alta a Venezia, anche se non sembrano attesi valori elevati (“marea sostenuta”). Il forte maltempo si attenuerà in serata, anche se le piogge rimarranno piuttosto diffuse. Molta neve cadrà sopra i 2500mt sulle Dolomiti.
Venerdì 16 (90%): moderato maltempo con piogge al mattino, e tendenza a intensificazione dei fenomeni nel pomeriggio con innesco di tempor
Sabato 17 (80%): la presenza di una temporanea “dorsale” di alta pressione indurrà un certo miglioramento, più evidente al mattino con ampie schiarite seguite dalla formazione di nubi cumuliformi che potrebbero dare luogo a rovesci o brevi tempor
Domenica 18 (80%): dal Mediterraneo s
Tendenza
L’evoluzione per i primi giorni della settimana vede l’isolamento della bassa pressione responsabile del maltempo appena ad ovest dell’It
A lungo termine, come anticipato, non è esclusa la discesa di un nucleo freddo dal nord Atlantico a rinvigorire la vecchia circolazione, ma le traiettorie e le conseguenti evoluzioni sono ad oggi non decifrabili; l’impressione in ogni caso è che almeno fino al weekend del 25-26 compreso, non vi sono evidenze dell’arrivo di fasi stabili e soleggiate, ma prevarranno condizioni instabili.