Treviso – Anche l’Ulss 9 di Treviso ha portato soccorso ai terremotati abruzzesi. Si tratta di alcuni operatori del Servizio Veterinario che sono scesi nelle terre colpite dal sisma su richiesta della Protezione Civile nazionale ed accogliendo anche l’invito dell’Ordine dei Medici veterinari dell’Aquila. A l'Aquila14 dal 7 giugno, hanno prestato soccorso un veterinario e un operatore cinovigile che si sono portati con sé un mezzo attrezzato di strumenti di cattura e trasporto di animali.

“Per tutto il periodo di permanenza degli operatori trevigiani – spiega il dottor Camerini del Servizio veterinario - gli interventi richiesti sono stati prevalentemente legati alla soluzione di condizioni fortemente critiche determinate dalla presenza nei vari Comuni, di un elevato numero di cani vaganti, sia di proprietà che randagi, che si può stimare in circa 5 mila soggetti.

L’utilizzo di sistemi di narcosi a distanza ha permesso di controllare animali aggressivi e feriti soprattutto nelle zone ‘rosse’, zone di difficile accesso e in cui si stanno creando dinamiche di branco con pericolo per la popolazione e per gli operatori impegnati nei soccorsi”.

Poiché vi erano molti esemplari femmina la squadra trevigiana è stata impegnata in catture di selezione e interventi di sterilizzazione chirurgica per impedire che al termine del naturale periodo degli accoppiamenti, la popolazione canina subisca degli incrementi numerici considerevoli aggravando un situazione già fuori controllo.

Determinante, visto la mole di lavoro, è stato il supporto dei Vigili del Fuoco, degli uomini del Corpo Forestale dello Stato, della Protezione civile e dei Servizi veterinari locali. “La situazione, nella sua complessità, è di difficile gestione – spiga il veterinario - e richiede un’intensificazione di tali interventi almeno per la sola gestione delle emergenze, mentre una programmazione a lungo termine potrà consentire il contenimento del gravissimo fenomeno del randagismo, fenomeno presente anche prima del terremoto, ma che l’evento sismico ha fatto amplificare in tutta la sua gravità”.