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29 marzo 2024

Conegliano

STOP ALLE DISCARICHE, ARRIVANO I PANNOLINI COMPOSTABILI

Al via nel trevigiano un progetto sperimentale per il conferimento dei pannolini nell’umido.

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STOP ALLE DISCARICHE, ARRIVANO I PANNOLINI COMPOSTABILI

CONEGLIANO 42 bidoni di rifiuto secco non riciclabile pieni, che impilati raggiungerebbero un altezza pari a circa 38 metri.

È la quantità di pannolini prodotta in media da un bimbo nei primi 3 anni di vita. Un volume di rifiuto pari a 1 tonnellata e 600 chili di rifiuto secco non riciclabile che rimane nelle discariche italiane per almeno 300-600 anni. Un dato significativo se si considera che di media un abitante del Bacino TV1 produce circa 55 chili di rifiuto secco non riciclabile all’anno (dato 2011).

Le soluzioni per invertire questa tendenza ci sono e in questa direzione Savno ha vagliato negli ultimi anni diverse iniziative con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuto secco e ottenere vantaggi economici e ambientali per le famiglie e la collettività. Tra queste la ricerca di un’alternativa al pannolino monouso in grado di limitare i quantitativi di rifiuto da avviare a smaltimento.

Processo di biodegradazione del pannolino

In media, infatti, prima del divezzamento, un bambino utilizza circa 5.500 pannolini (per una spesa stimata di oltre 1.500 euro), pari a circa 2 kg al giorno di rifiuti per bambino destinato allo smaltimento. Tra le varie alternative green, negli ultimi anni Savno ne ha testate tre: il pannolino lavabile, la seggiolina-vasino e il pannolino bio.

Tra queste il pannolino biodegradabile si è dimostrato una valida opportunità dal punto di vista di salute e ambiente. Questo tipo di prodotto è infatti costituito da biofibre ottenute attraverso materie prime derivate da amidi vegetali, che consentono non solo una maggiore e più salubre traspirazione, ma assicurano anche la compostabilità dei biopolimeri che lo compongono. La sostenibilità del pannolino bio è stata testata attraverso una prima sperimentazione effettuata nel periodo gennaio/aprile 2012 presso tre nidi in struttura del territorio.

La prima sperimentazione effettuata ha raccolto un consenso interessato, oltre che degli operatori, anche dei genitori dei bambini frequentanti le strutture nido coinvolte, rappresentando per i cittadini una valida proposta a tutela di ambiente e salute. Dal punto di vista prettamente tecnico, inoltre, i pannolini compostabili conferiti con la frazione umida presso l’impianto di Sesa spa non hanno compromesso in alcun modo le usuali operazioni di raccolta, trasporto e trattamento del rifiuto umido.

In considerazione di tali risultati, dell’interesse che il progetto ha suscitato presso i cittadini, e su specifica richiesta della Regione Veneto si è deciso di attivare, per un periodo di 3 mesi a partire da settembre 2012, una seconda e più mirata sperimentazione del prodotto nei 26 nidi in Famiglia presenti nel Bacino TV1 aderenti al Progetto Regionale Nidi in Famiglia.

Il test, che verrà effettuato nell’ambito di un Protocollo di Intesa tra Savno, CIT, Sesa, Wip – l’Azienda Italiana che produce i pannoloni bio - e il Centro Infanzia Girotondo delle Età promotore del progetto presso i nidi, coinvolgerà circa 156 bambini, e consentirà di sottrarre al conferimento in discarica 12.480 pannolini al mese per un totale stimato, al termine del periodo concordato, di 9.360 chili. Tale quantitativo, rapportato ad un periodo di 12 mesi (ovvero 51.480 chili), costituisce in percentuale lo 0,23% sul quantitativo totale di rifiuto umido prodotto dal Bacino TV1. In questa fase la Regione sarà attento osservatore al fine di valutare se estendere il progetto nelle modalità pianificate da Savno anche alle altre strutture del Veneto.

Dal punto di vista operativo Savno fornirà ai nidi coinvolti nella sperimentazione un kit di pannolini compostabili e un apposito bidone rosso con microchip per il conferimento del materiale che verrà ritirato contestualmente al giro dell’umido. Al termine del test verranno valutati i risultati e il progetto – come già auspicato dalla Direzione Regionale - potrebbe essere esteso anche a tutti gli asili presenti nella Provincia di Treviso in collaborazione con gli altri Consorzi di gestione trevigiani.

 



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