"Strade aperte", il focus che accende i riflettori sulla mobilità sostenibile nella Castellana
Esperti, amministratori e cittadini a confronto per una mobilità sicura, inclusiva e a basse emissioni nei centri di piccole e medie dimensioni

CASTELFRANCO VENETO – Sabato 10 maggio 2025, dalle 9.30 alle 12.30, il Patronato Pio X in Borgo Pieve ospiterà il convegno “Strade aperte: tattiche e strategie per uno spazio pubblico sicuro e inclusivo”, promosso dal gruppo “Non correre, accorri”, da FIAB Treviso sezione Castellana e da AVIS Castelfranco. L'iniziativa si propone come spazio di riflessione e proposta sulla mobilità urbana sostenibile, con un focus preciso sul contesto dei comuni di piccole e medie dimensioni, tipico della realtà veneta. Il convegno intende rispondere a una domanda tanto attuale quanto urgente: è possibile muoversi in modo sicuro, accessibile e sostenibile in territori policentrici come il Veneto? L’obiettivo degli organizzatori è stimolare un’elaborazione critica condivisa tra cittadinanza, tecnici e amministratori pubblici, per generare soluzioni concrete che tengano conto delle peculiarità locali.
Un approccio integrato ai problemi della mobilità
Il tema sarà trattato attraverso tre filoni principali:
1. L’analisi della mobilità sostenibile nei contesti non metropolitani;
2. L’elaborazione di proposte operative e replicabili;
3. Il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi di cambiamento.
La riflessione si inserisce in un quadro nazionale in cui, sebbene il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) abbia stanziato fondi significativi per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale, l’attenzione alle città medie e reticolari è rimasta marginale. Da qui l’esigenza di partire dal basso, elaborando soluzioni che rispondano ai bisogni concreti della popolazione, toccando temi come l’invecchiamento demografico, la sicurezza stradale, il contenimento delle emissioni e la qualità dello spazio urbano.
Ospiti di rilievo e buone pratiche da tutta Italia
Al convegno interverranno figure di spicco con esperienze significative nel campo della sicurezza stradale, della pianificazione urbana e della partecipazione civica:
• Stefano Guarnieri, fondatore dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, parlerà della sicurezza stradale come emergenza di salute pubblica, forte della sua esperienza personale e del lavoro di advocacy per “zero morti sulle strade”.
• Paolo Gandolfi, dirigente della pubblica amministrazione a Reggio Emilia, porterà un contributo sullo sviluppo della mobilità attiva nella “città diffusa”, illustrando strumenti di pianificazione come PUMS e Biciplan.
• Matteo Dondè, architetto e direttore scientifico di Bikeitalia.it, proporrà una riflessione sullo spazio urbano come bene comune, illustrando interventi di urbanismo tattico e zone 30 attuati in molte città italiane.
• Niccolò Pesci, assessore del Comune di Vignola, racconterà il progetto “Vignola va veloce”, un esempio concreto di innovazione e partecipazione nella trasformazione della viabilità cittadina.
A moderare l’incontro sarà Susanna Maggioni, presidente di FIAB Treviso e vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Un'iniziativa dal forte radicamento territoriale
L’appuntamento si distingue per il suo forte legame con la comunità locale e per la partecipazione di numerosi soggetti del territorio: dal gruppo “Non correre, accorri”, impegnato da oltre un decennio nella prevenzione degli incidenti stradali e promotore di progetti educativi nelle scuole, alla sezione AVIS di Castelfranco, passando per FIAB, che da anni promuove l’uso della bicicletta come strumento di tutela ambientale e salute pubblica. Il convegno ha ottenuto il patrocinio di AULSS 2, della Provincia di Treviso, del Tavolo sicurezza stradale provinciale e di 17 comuni dell’area castellana, oltre al riconoscimento dell’Ordine degli Architetti con 3 crediti formativi professionali per i partecipanti. Numerosi anche i sostenitori locali: cooperative, istituti di credito, associazioni di quartiere e realtà del volontariato, a conferma della capillarità del progetto. Verso una mobilità possibile “Strade aperte” rappresenta un’occasione concreta per affrontare con approccio multidimensionale una delle grandi sfide dei nostri tempi. Ripensare la mobilità significa non solo ridurre emissioni e incidentalità, ma anche contribuire alla rigenerazione urbana e alla qualità della vita. In un territorio che, come quello veneto, sfugge alle logiche della grande città ma sconta le medesime criticità, è il momento di costruire soluzioni su misura. Insieme.
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