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29 marzo 2024

Castelfranco

SUB INGHIOTTITI DAL LAGO, SCENDE IL SONAR

Entro stasera il lago sarà completamente scandagliato

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Castelfranco – Poco prima di mezzogiorno sono iniziate le operazione per calare il sonar per le ricerche di Italo Serafin e Roger Favaro, i due sommozzatori scomparsi domenica sera nel laghetto artificiale della Baita Al Lago.

Si tratta di un apparecchio Side-Scan Sonar, una categoria di sonar a scansione laterale utilizzato per scandagliare aree estese di fondali marini. E' arrivato questa mattina con il Nucleo Sommozzatori Unità Speciale Ricerche Subacquee dei Vigili del Fuoco da Milano.

Entro stasera il sonar avrà perlustrato tutto il fondale del lago e saprà indicare dove sono i corpi dei due sub inghiottiti dalle acque dell'ex cava domenica sera durante un'esercitazione. Le ricerche di Serafin e Favaro sono state sospese ieri sera alle 20.

Questa mattina alle 9 si è ricominciato. Al lavoro ci sono sempre i sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia e Vicenza.

La profondità dell’ex cava della “Baita al lago” (fino a 38 metri) sta rendendo particolarmente difficili le ricerche.

Per ora, nonostante il lavoro ininterrotto per tutta la giornata di ieri, non c’è ancora traccia dei due sommozzatori inghiotti dalle acque domenica. Oggi potrebbe arrivare anche una particolare strumentazione da utilizzare con l’elicottero da Firenze che consente di scandagliare i fondali con il sonar.

Per il momento non si sa ancora nulla sulla causa della tragedia. Si ipotizza che uno dei due possa essersi trovato in difficoltà e che l’altro abbia tentato di dargli una mano, finendo male a sua volta.

Italo Serafin, 55 anni,  e Roger Favaro, 33 anni, non erano degli sprovveduti. In tasca avevano un brevetto di secondo livello. Inoltre i gestori della struttura sono più che certi che il laghetto di Castelfranco sia assolutamente sicuro.

A Possagno, intanto, già ieri si è iniziato a parlare di lutto cittadino nel giorno dei funerali. La giunta comunale in serata si è riunita per discutere proprio di questo.

Roger Favaro, ingegnere informatico, lavorava a Bassano. Viveva in via Sant’Albino a Possagno insieme ai genitori.

Era degli alpini e faceva parte della protezione civile, oltre che della banda e del Coro Canoviano del paese.

Italo Serafin invece era titolare di una carrozzeria a Cavaso del Tomba. Viveva sempre a Possagno in via Contrada Masiere. Era appassionato di calcio a cinque e si dedicava al volontariato. MC

Nelle immagini le operazioni del Nucleo Sommozzatori Unità Speciale Ricerche Subacquee dei Vigili del Fuoco di Milano (FOTO CERON)

 

 


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