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29 marzo 2024

Castelfranco

Successo di pubblico per il secondo fine settimana del Palio 2021

In attesa del gran finale previsto per il 25 e 26 settembre, duelli e combattimenti hanno animato le giornate di sabato e domenica

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Palio a Castelfranco - foto di Gioacchino Sparrone

CASTELFRANCO – Il fumo che si alza dagli accampamenti, le spade e le armature luccicanti al sole, i falchi incappucciati appollaiati sul trespolo. Castelfranco è tornata a rivivere i secoli del Medioevo nel secondo fine settimana del Palio 2021. E, complici il clima mite e le temperature gradevoli, è stato un successo di pubblico, come ricordato da Gianmaria Pizzolato, presidente dell’associazione Palio: «L’affluenza è stata splendida in tutti i due i giorni. Tutto si è svolto perfettamente, anche dal punto di vista delle norme anti-contagio, grazie al servizio offerto dagli alpini dell’Ana». Presente anche l’amministrazione, con il sindaco Stefano Marcon in veste istituzionale e l’assessore alla Cultura Roberta Garbuio in quella inusuale di rievocatrice storica.


Rispetto al primo week-end, i due giorni appena trascorsi si sono focalizzati sull’ambito militare, con la presenza di oltre cento rievocatori, appartenenti a gruppi storici di tutto il Veneto, con gli Armigeri di Castelfranco, i Cavalieri Del Drago, la Venetica Militia, la Compagnia d'Arme Cavalieri di San Giovanni, la compagnia Città del Grifo a fornire fanti e cavalieri. I tamburi della Schola tamburi storici di Conegliano hanno cadenzato la marcia e i combattimenti dei soldati, mentre la parte “civile” è stata affidata ai sedici banchi del mercato di Ars Mercatorum e ai rapaci, notturni e diurni, dei falconieri di Stirpe Rapace.


I rievocatori hanno potuto offrire agli spettatori dimostrazioni di movimenti in combattimento degli eserciti sia del XIII che del XVI secolo, con la spiegazione delle manovre tattiche in battaglia, come ad esempio la formazione a cuneo o a tenaglia. Duelli e l’immancabile “Giudizio di Dio”, combattuto con le armi infuocate, hanno poi completato le esibizioni militari dei diversi gruppi storici.

Ora l’attesa è per l’evento conclusivo tra due settimane, intitolato “1577 xe finia a peste”, una due-giorni interamente dedicata al XVI secolo e alla fine della pestilenza che colpì la Serenissima, che portò Venezia a edificare la famosa chiesa del Redentore come ringraziamento al Signore. Per l’occasione, l’Ente Palio effettuerà delle registrazioni della manifestazione, al fine di realizzare il quinto video da collocare in città, a fianco degli esistenti quattro totem, per valorizzare l’offerta storico-turistica di Castelfranco.

In copertina, foto di Gioacchino Sparrone (tratta da Facebook).

 


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Leonardo Sernagiotto

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