Sul corpo recuperato nel Brenta il dna di Nadia Menon
Il responso degli esami fugherebbe ogni dubbio
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO – Non resterebbero più dubbi sul fatto che il corpo ritrovato nel Brenta a Padova un paio di settimane fa sia quello dell’insegnante 59enne di Castelfranco Nadia Menon. Lo confermerebbe l’esito del test del dna condotto sul corpo recuperato dal fiume.
A rendere probabile che il corpo recuperato nel Brenta fosse quello dell’ex consigliere comunale di Castelfranco era stato il riconoscimento del ciondolo che il cadavere aveva al collo: la badante di Nadia aveva detto di riconoscerlo.
Ora, con l’esito degli esami di laboratorio, verrebbe confermato in via definitiva che quel corpo è proprio quello della 59enne.
A distanza di più di un mese – la denuncia della scomparsa risale al 24 agosto – sembrerebbe quindi chiarito il giallo. Da accertare ancora come mai fosse finita in acqua.