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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

A Tarzo, lungo il canale Tajada, “devastato l’habitat naturale”

Le Mamme di Revine Lago denunciano. Guarda e Zanoni presentano un’interrogazione

| Stefania De Bastiani |

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Tajada

TARZO - I lavori in corso da giorni lungo il canale Tajada preoccupano le associazioni ambientaliste. Nel territorio di Tarzo si sta estirpando la vegetazione, e poiché è in corso la nidificazione dell’avifauna selvatica, la distruzione dei nidi e qualsiasi attività di disturbo sarebbero vietate. Sarebbero, perché invece, come testimoniano le fotografie postate su Facebook dall’Associazione Mamme di Revine Lago, le ruspe stanno estirpando tutta la vegetazione, distruggendo l’habitat naturale di molte specie. Il caso è finito in Regione, con un’interrogazione del consigliere regionale del PD Andrea Zanoni. "Le attività di taglio e asportazione della vegetazione erbacea e arbustiva lungo gli argini del canale 'La Tajada', emissario dei laghi di Revine e Tarzo, nonché le opere di sbancamento, attraverso l’utilizzo di ruspe e benne, stanno provocando una vera e propria devastazione dell'habitat naturale - scrive Zanoni -. Gli interventi vengono effettuati con pesanti mezzi meccanici, che causano forti rumori, vibrazioni, livellamenti, abbattimenti, estirpi e smantellamenti. Il tutto a grave danno della fauna e avifauna selvatica, degli ecosistemi e della biodiversità dell’intera area. Per questi motivi l’Associazione 'Mamme Revine Lago', il Comitato a difesa Difesa dei Laghi, la Lipu di Vittorio Veneto, il Circolo Ecologista Vittoriese, la Comunità 'Laudato Sì' di Follina e Legambiente di Sernaglia, si sono uniti per chiedere lo stop immediato e definitivo alla devastazione in corso. Da parte mia non posso che portare con urgenza sul tavolo della Giunta le dimensioni di questo scempio da fermare”.

 

L’interrogazione è stata sottoscritta anche da Cristina Guarda di Europa Verde. I consiglieri puntano l'indice sul fatto che "esiste una Valutazione di Incidenza Ambientale del marzo 2021, che risulta non essere stata mai trasmessa alla Regione e che riguarda anche il canale La Tajada. Per l’esecuzione dei lavori in corso d’opera lungo il canale in oggetto, le prescrizioni in essa contenute non sarebbero state in alcun modo rispettate". Di qui le domande agli assessori regionali all'Ambiente e al Territorio: "non ritengono che questi interventi dovessero essere preventivamente sottoposti, a livello regionale, a Valutazione di incidenza ambientale (VIncA), così come previsto dalla normativa nazionale vigente? Quali azioni urgenti intendono mettere in atto per bloccare lo scempio del paesaggio, in parte purtroppo già avvenuto, e per ripristinare, quanto più possibile, le caratteristiche ambientali e naturali proprie delle pertinenze del canale 'La Tajada'?".

 


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