TARZO - Un paese letteralmente messo in ginocchio dalle frane. Questa vigilia di Natale a Tarzo sarà ricordata per i gravi disagi causati dagli smottamenti che interessano il territorio comunale. Il più preoccupante si è verificato tra il capoluogo e la frazione di Corbanese: all’altezza del ponte di Castellich, le intense precipitazioni delle ultime ore hanno fatto crollare un costone della montagna, che si è riversato sulla sottostante strada provinciale.

^{La strada che da Corbanese sale a Tarzo chiusa al traffico a seguito della frana}

La SP 635 di collegamento tra i due paesi è stata immediatamente chiusa e ora il traffico viene deviato lungo strade secondarie. Paura per gli abitanti delle case che si trovano immediatamente sopra l’area interessata dalla frana, che a quanto pare saranno costretti nelle prossime ore a lasciare le loro abitazioni. Mentre il personale di Veneto Strada si adopera per liberare la carreggiata, lo smottamento sembra non arrestarsi e dalla montagna continuano a precipitare terra e detriti.

^{La frana a Corbanese, poco lontano dal ristorante Il Capitello}

Altra situazione di pericolo a distanza di qualche chilometro, nel centro abitato di Tarzo. Erano circa le 10 del mattino quando in Via XXV Aprile una parte del muro di cinta che circonda un’abitazione privata (ex castello Ceschelli) si è improvvisamente sgretolata, finendo in strada.

^{Muro di cinta crollato lungo via XXV aprile (anche sotto nelle fasi di messa in sicurezza)}

Massi anche di grosse dimensioni hanno invaso la carreggiata. Solo il caso ha voluto che in quel momento nessun veicolo transitasse, evitando la tragedia. Sul posto è immediatamente accorso il sindaco di Tarzo Gianangelo Bof, in prima linea per cercare di far fronte alle diverse situazioni di pericolo registrate nel territorio comunale.

^{(Foto di Antonio Bernardi)}

Nelle ultime ore si sono verificare frane anche a Mondragon, ad Arfanta, in località Piai e lungo la provinciale che porta a Rolle di Cison. Le strade, rese inagibili, sono state chiuse.

Martina Tonin

^{(Foto di Antonio Bernardi)}

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