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25 aprile 2024

Italia

Terrorismo, Alfano: "Minaccia immanente, massimo livello di sicurezza"

Da fine dicembre nove espulsi dall'Italia

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Terrorismo, Alfano:

Contro la minaccia del terrorismo, "il livello di sicurezza è elevato al massimo". E' quanto riferisce il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, durante una conferenza convocata al Viminale sulle azioni messe in campo contro il terrorismo di matrice fondamentalista islamica. Il ministro specifica che "siamo di fronte a una minaccia immanente in tutta Europa, sostanzialmente imprevedibile" anche se, per quanto riguarda l'Italia, "il pericolo potenziale non deriva da elementi effettivi e oggettivi".

Quindi elenca tre azioni messe in campo: "Ci sono state riunioni in ogni prefettura e le valutazioni sono state recepite in un quadro nazionale che consente un adeguamento delle misure di sicurezza; si è potenziata la rete della cooperazione internazionale; si sono condotte operazioni, osservando riserbo e silenzio, passando al microscopio ogni segnale che possa ingenerare dubbi sulla sicurezza".

''Da fine dicembre - rende noto Alfano - sono stati espulsi nove soggetti, molto attivi sul web e alcuni dei quali reclutatori''. Il titolare del Viminale fornisce anche la loro nazionalità: cinque tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pakistano. I nove espulsi "erano tutti muniti di permesso di soggiorno per lunga residenza e da anni risiedevano in Italia". Inoltre, "due di loro hanno coinvolto anche la famiglia, con l'intenzione di mandare i familiari in Siria a combattere".

''Secondo le ultime rilevazioni, aggiornate a ieri - riferisce ancora Alfano - i foreign fighters sono arrivati a 59''. Il ministro specifica che ''non si parla di soggetti tutti presenti in Italia, ma di persone che hanno comunque avuto a che fare con il nostro Paese''. Di questi, ''14 sono già morti, 5 sono gli italiani partiti per la Siria e 15 gli stranieri passati per l'Italia, mentre 25 sono collegati in varie forme al nostro Paese''.

"Abbiamo radiografato un numero di soggetti sospettati di attività terroristiche di stampo jihadista molto superiore al centinaio" informa poi il titolare del Viminale, precisando che "non esiste una lista nera. Il monitoraggio è continuo e il nostro lavoro si sta intensificando. Il comitato d'analisi per l'azione strategica anti-terrorismo è riunito in permanenza".

Alfano assicura che in Italia è stato "fatto tutto quanto necessario per prevenire, nei limiti del possibile, ogni minaccia terroristica. La filiera della sicurezza, che si fonda sulle prefetture, è in stato di massima allerta. E' un lavoro che non conosce sosta, per difendere la nostra libertà e la nostra democrazia dagli attacchi del terrorismo".

Il ministro riferisce inoltre che "finora non sono emerse presenze nei barconi con i migranti". "Ma nessuno può escludere mai nulla - avverte - e le nostre procure sono sempre al lavoro". Alfano rileva poi che "da quando non c'è più l'operazione 'Mare Nostrum', i trafficanti di esseri umani hanno cambiato rotte, spostandosi dal Mediterraneo centrale in direzione di Lampedusa al Mediterraneo orientale, dalla Turchia alle coste sud-est dell'Italia. Sono cambiate anche le dimensioni dei natanti, con imbarcazioni più grandi in fase di dismissione ma in apparenza più sicure. L'obiettivo è arrivare a impedire queste partenze dalla Turchia".

 



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