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29 marzo 2024

Oderzo Motta

"Terza corsia in A4? Fate presto": ecco l'appello di quattro vescovi

In campo per chiedere di accelerare gli interventi le diocesi di Treviso, Vittorio Veneto, Venezia e Concordia-Pordenone

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CESSALTO - Domenica scorsa si è celebrata, con più rilievo che negli anni precedenti, la Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. Ecco una nota con tanto di ppello di ben quattro vescovi.

«Un’attenzione pienamente motivata dalla striscia di incidenti mortali sulle nostre strade, causati il più delle volte da eccessi o distrazioni. Ad aumentare i rischi ci sono talora le condizioni di una viabilità non adeguata» si legge in una nota della diocesi di Vittorio veneto. .

«L’esempio più eclatante e drammatico è quello dell'autostrada A4 a cavallo tra Veneto e Friuli: qui le due corsie sono, da decenni, insufficienti al transito di una quantità sempre maggiore di veicoli. Per rimediare, da una dozzina d’anni, sono in corso i lavori per la terza corsia, realizzata in vari tratti, tranne in quello “maledetto”, da San Donà a Portogruaro, dove i restringimenti e i cantieri causano sistematicamente rallentamenti e quindi incidenti, anche gravissimi e mortali». Nella marca particolarmente interessato a questo intervento è Cessalto, ma non solo, ovviamente.

È una questione drammatica, con la prospettiva che il “bollettino di guerra” continui ad allungarsi per altri 4-5 anni, considerato che nel cronoprogramma attuale si prevedono cantieri fino al 2026 o 2027. La politica, la società civile, e anche la Chiesa locale, non possono restare indifferenti, né rassegnarsi a continuare a contare le vittime, a sopportare disagi pesanti per chi è al volante come pure per i territori attraversati. Per questo motivo i settimanali delle quattro diocesi attraversate dal tratto dell'A4 a cavallo tra Veneto e Friuli (Il Popolo di Concordia-Pordenone, L'Azione di Vittorio Veneto, La Vita del Popolo di Treviso e Gente Veneta di Venezia) hanno deciso di affrontare insieme, sul numero in uscita in questi giorni, questo delicato argomento. Anche i rispettivi vescovi (il Patriarca di Venezia, mons. Moraglia, il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Pizziolo, il vescovo di Treviso, mons. Tomasi, e il vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Pellegrini) hanno deciso di scrivere insieme un forte appello che è stato pubblicato integralmente nei rispettivi settimanali. "L'auspicio è che anche questo tipo di interventi possa contribuire, nel limite del possibile, a far sì che il completamento della terza corsia dell’A4 si attui nel più breve tempo possibile. Per il bene di tutti».

Questo l'appello

«Da troppo tempo si ripetono tragici incidenti sul tratto autostradale della A4 Venezia-Trieste e in particolar modo nella tratta che va da Mestre a Portogruaro e che insiste sul territorio delle nostre diocesi. Sono troppe le persone che proprio in questo tratto autostradale hanno perso la vita. Sono troppi quanti hanno riportato gravi danni, con conseguenze invalidanti per sempre. Queste laceranti ferite toccano sul vivo le persone direttamente coinvolte, ma anche le rispettive famiglie, appartenenti non solo alle nostre comunità, ma anche a comunità di altre province e regioni.
Con questo messaggio, vorremmo esprimere innanzi tutto la nostra vicinanza umana e spirituale a tutte le persone che sono nella sofferenza a causa di questa lunga sequela di incidenti. In particolare ai familiari delle vittime e a quanti sono rimasti invalidi in seguito agli incidenti stradali che li hanno visti coinvolti.
Al tempo stesso, vorremmo ribadire il valore della vita – quella di ogni persona – che va sempre custodita e protetta, perché la vita non ha prezzo. A chi si mette al volante di un’auto o di un camion è affidata la responsabilità della cura e della custodia della propria e dell’altrui vita: molto concretamente, ciò significa avere grande attenzione al modo di condurre il proprio veicolo per non essere fonte di pericolo a sé stessi o ad altri. Un profondo senso di gratitudine va rivolto a quanti – forze dell’ordine, sanitari, volontari, singoli cittadini… – si impegnano lungo le nostre strade per custodire la vita altrui e, con un generoso gesto di carità, accorrono a prestare soccorsi e conforto.
La vita deve esser custodita anche grazie a infrastrutture adeguate, che permettano a quanti vi transitano di poterlo fare in sicurezza. Da parte delle istituzioni e degli enti preposti, pertanto, deve essere fatto tutto il possibile perché la sicurezza delle nostre autostrade e delle nostre strade sia garantita da infrastrutture adeguate. Siamo al corrente del fatto che è in fase avanzata la realizzazione di progetti per una viabilità più sicura nel tratto autostradale citato. Riteniamo opportuno, tuttavia, raccomandare ancora una volta l’urgenza dell’ultimazione dei lavori per il bene dell’intera collettività». (Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, Michele Tomasi, vescovo di Treviso)

 



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