Think tank tra professionisti dello sport
Sport e Integrazione Europa: nuove sfide per il futuro

PAESE - In un tempo in cui l’Europa cerca strumenti concreti per rafforzare il senso di comunità, lo sport emerge come veicolo privilegiato di integrazione, partecipazione e inclusione, anche e soprattutto per le persone con disabilità. È con questo spirito che si è svolto il Think Tank tra Professionisti dello Sport, un momento di confronto promosso in occasione della Giornata dell’Europa e ospitato nella suggestiva cornice di Villa Panizza a Paese (TV), residenza storica immersa nel verde della campagna trevigiana. Villa Panizza unisce eleganza architettonica e vocazione culturale: un luogo di bellezza sobria, già teatro di incontri pubblici, capace di favorire riflessione e dialogo. In questo scenario carico di memoria e progettualità, l’incontro ha saputo intrecciare le voci di amministratori, atleti, dirigenti, esperti e rappresentanti delle istituzioni europee, offrendo una visione corale e concreta sul futuro dello sport come strumento di coesione.
A guidare i lavori è stata Giorgia Costalonga, esperta in politiche pubbliche europee, che ha moderato il convegno con competenza e dinamismo, creando connessioni tra le varie esperienze e facilitando un dialogo aperto e costruttivo tra i partecipanti. L’apertura ufficiale del convegno è stata affidata all’Inno alla Gioia – simbolo stesso dell’unità europea – eseguito dall’Ensemble Palladio, diretto dai professori S. Varnier e Marco Donat.
I saluti istituzionali hanno visto la partecipazione di figure di primo piano del territorio e del panorama europeo. Tra questi, Katia Uberti, Sindaco di Paese, ha sottolineato come lo sport rappresenti uno strumento fondamentale per il coinvolgimento attivo delle comunità. Nel suo intervento ha ribadito con forza il valore dell’inclusione e della coesione sociale, dichiarando: «L’Europa non può esistere senza comunità forti, e le comunità non possono essere forti senza inclusione. Lo sport, con la sua forza aggregante, è una delle chiavi per costruire appartenenza, abbattere le barriere e valorizzare ogni persona, a partire dalle fragilità».
A seguire, sono intervenuti Carlo Urio (Presidente PHOENIX), Sonia Brescacin (Consigliere Regionale), rappresentanti del Parlamento Europeo, del CIP e del CONI, insieme ad amministratori locali e ospiti internazionali provenienti da Spagna e Portogallo, tutti concordi nel riconoscere allo sport un ruolo centrale nel promuovere cittadinanza attiva, partecipazione e senso di appartenenza.
Ampio spazio è stato riservato alla testimonianza diretta di dirigenti e atleti, che quotidianamente portano avanti progetti capaci di generare cambiamento reale nelle comunità. Tra questi, Antonio Pavanello (Benetton Rugby) ha illustrato il potere delle competizioni sportive nel creare ponti tra culture, mentre Marco Vanzo (Fusion Team Volley) e Luca Pavin (Debbyline) hanno riflettuto sul valore educativo dello sport e sul ruolo chiave degli sponsor. Andrea De Lazzari ha raccontato il progetto ATL-ETICA, che coniuga impresa sociale e inclusione, ponendo particolare attenzione alle persone con disabilità. Tematica, questa, che ha attraversato più voci, tra cui quelle di Davide Giorgi (CIP Veneto) e Mario Sanson (CONI), a dimostrazione di quanto l’accessibilità e l’equità nello sport siano diventate priorità irrinunciabili.
I contributi europei hanno ulteriormente arricchito il confronto, mettendo in luce esperienze come quella di Elisabetta Bortoluzzi, che ha riflettuto sullo sport come strumento d’integrazione, e quella di Daniella Pizzolato, che ha evidenziato il legame tra attività fisica e prevenzione sanitaria nei soggetti più fragili.
A conclusione dei lavori, il Presidente di PHOENIX, Carlo Urio, ha sottolineato il valore del confronto emerso durante l’incontro e l’urgenza di tradurre le idee in progettualità condivise. Il buffet finale, a cura della Scuola Alberghiera della Fondazione Lepido Rocco, ha creato un momento conviviale per rafforzare legami e ispirazioni.
In un contesto europeo che affronta nuove sfide sociali, economiche e culturali, questo Think Tank ha testimoniato che lo sport, se accessibile e ben guidato, può essere davvero uno spazio di incontro, emancipazione e cittadinanza. Dare voce alle esperienze inclusive, valorizzare il ruolo delle persone con disabilità e favorire la collaborazione tra territori e istituzioni: questi gli obiettivi che, anche oltre la giornata del 9 maggio, continueranno a tracciare il percorso di una Europa più coesa e partecipativa.
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