CASTELFRANCO – Il consigliere comunale Grazie Azzolin non demorde nella sua battaglia in difesa delle acque dell’Avenale un tempo limpide e pullulanti di vita ed ora ridotte ad uno scolo maleodorante e dal colore scuro. “Bella Venezia negli anni passati, era un’oasi nell’area naturalistica dei Prai, una preziosa parte del territorio verde dei residenti e dei castellani – spiega Azzolin -. Ora le famose cascatelle di Bella Venezia dalle acque trasparenti lasciano il posto ad acque sempre più spesso di un maleodorante colore marrone”.

La consigliera comunale indipendente quindi prosegue: “Un’Amministrazione seria che ha a cuore l’ambiente della sua città non può continuare a girarsi dall’altra parte. Va subito attivato un tavolo con la partecipata Ats e il consorzio Brentella non solo per il riassetto della progettazione idrica del territorio che ha portato Castelfranco ad essere recentemente sott’acqua per l’esondazione dell’Avenale, ma anche per affrontare contestualmente il problema dello scarico di acque nere. Bella Venezia deve tornare ad essere presidio territoriale di salvaguardia di un’oasi paesaggistica. Chi amministra Castelfranco ha la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente valorizzando le bellezze naturalistiche che a causa dell’inerzia di quest’Amministrazione stiamo perdendo”.

Sulla questione la consigliera Azzolin ha presentanto un'interrogazione: "Dopo la mia interrogazione di novembre sugli scarichi di acque nere segnalati dai residenti di Bella Venezia nell’Avenale, la cui risposta è stata l’inoltro dell’autorizzazione allo scarico di Ats, senza entrare nel merito della questione; dopo il mio intervento in Commissione Ambiente, in cui l’assessore competente ha parlato di questione che non può affrontare direttamente, invitando i cittadini ha sporgere denuncia; essendo a conoscenza di segnalazioni al NOE, Nucleo Operativo Ecologico, già fatte in passato dai residenti, chiedo a questa Amministrazione cosa si aspetta a fare i dovuti accertamenti e dare risposte serie ai cittadini che convivono con un Avenale troppo spesso maleodorante, trovandosi costretti anche a chiudere le finestre anche in estate e con la percezione di una situazione di grave inquinamento in corso. Chiedo che su questa situazione sia fatta chiarezza, visti anche i solleciti dell’associazione frazionale tramite la stampa".