VITTORIO VENETO - Respinto ieri, giovedì, dal TAR di Venezia il ricorso fatto dalla Vittadello, seconda classificata, contro la vincitrice dell'appalto per i lavori di realizzazione del primo stralcio del traforo di Sant'Augusta, l'impresa temporanea formata da Accisa, Eureca consorzio e Socogen.

Depositata ieri presso il Tribunala Amministrativo Regionale la sentenza numero 1099 che respinge il ricorso mosso nei mesi scorsi contro la vincitrice: ora i lavori per la realizzazione del tratto del traforo La Sega - Rindola potrebbero ricevere il via a breve.

«L'Anas nei prossimi giorni - ha affermato ieri sera, giovedì, in sede di consiglio comunale il sindaco Gianantonio Da Re, dando comunicazione della sentenza ai presenti - firmerà il contratto assegnato a Eureca, Socogen e Accisa, appalto vinto con un ribasso del 30%».

Ed è proprio al ribasso, al risparmio da parte dell'Anas di ben 15 milioni di euro, che il sindaco ora guarda per la realizzazione di un'altra opera viaria cittadina, il secondo stralcio della Bretella di Ceneda, quello che metterà in comunicazione diretta il casello dell'A27 di Vittorio Veneto Sud con la zona industriale di San Giacomo.

Una nuova arteria che il primo cittadino auspica possa diventare la nuova Alemagna e per la quale l'Anas potrebbe così destinare 8 dei 15 milioni di euro risparmiati sulla realizzazione del primo stralcio del traforo. Un'idea appoggiata anche dal presidente del consiglio, Ennio Antiga, che ha affermato ieri sera: «l'Anas di Venezia ha già i 51 milioni di euro per il traforo e ne risparmierà ben 15. E' lì dunque che bisogna batter cassa».