Trattoria cerca personale di nazionalità italiana, "Un affronto per gli studenti dell'alberghiero"
L'annuncio postato sulla pagina del Beltrame suscita polemiche: "Gli studenti si chiedono cosa ci fanno qui"
Una sala dell'Istituto Alberghiero
VITTORIO VENETO - “Ma se è più importante sapere il dialetto che aver frequentato la scuola alberghiera, che ci faccio qui?”. L’annuncio postato su Facebook dall’agriturismo Moro Barel, che cerca un cameriere di nazionalità italiana, continua a suscitare polemiche. E indignazione: soprattutto tra gli studenti dell'alberghiero Beltrame, a cui il messaggio-annuncio è stato rivolto.
E se il proprietario ha successivamente chiarito che "non si tratta di razzismo" ma è importante, per fare questo lavoro, parlare il dialetto, qualcuno fa notare che “il tacon el xe peso del buso”.
“L’annuncio - dichiara un insegnante della scuola alberghiera Beltrame - è stato postato sul gruppo Facebook della scuola. In questa scuola ci sono molti ragazzi di origine straniera, e credo che un messaggio del genere sia un affronto. Un giovane che studia qui, che si prepara in modo professionale a entrare nel mondo del lavoro, come può reagire a chi preferisce assumere una persona che sappia la dialetto piuttosto che una brava e preparata al lavoro?”
Molti studenti sono rimasti sconvolti dall’annuncio: “Meglio che faccio qualche ora di dialetto, piuttosto che di sala?”. Mentre su Facebook - dove la polemica è in atto da giorni - molti concordano con i gestori: “Se il locale è mio, assumo chi voglio” - scrivono in tanti - "Se il locale è una trattoria veneta, è giusto che ci lavori chi conosca la tradizione locale".