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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

TREVIGIANI NEL MONDO, OLTRE 2 MILA AL RADUNO

Zaia rammaricato per non essere stato invitato. Consegna ad un comunicato stampa il suo saluto agli associati in festa

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVIGIANI NEL MONDO, OLTRE 2 MILA AL RADUNO

Cansiglio – All’atteso raduno dei Trevisani nel mondo, svoltosi ieri, domenica 26 luglio, sono stati invitati i sindaci, ma nessun altro politico o amministratore. In particolare non è stato invitato il ministro alle Politiche agricole, Luca Zaia. Si è trattato di una scelta appositamente fatta dell’associazione presieduta da Giuseppe Zanini e fondata da don Canuto Toso, che da quasi 20 anni organizza l’annuale raduno delle sezioni provenienti da tutti i continenti. L’assenza del ministro Luca Zaia si è fatta sentire anche perché fino allo scorso anno era uno degli invitati più importanti.

E si è sentita anche perché il ministro ha affidato ad un comunicato stampa il rammarico per questa sua esclusione: “Un saluto affettuoso e cordiale ai “Trevigiani nel Mondo” che festeggiano oggi il loro raduno annuale. È forte il rammarico per non poter partecipare ad un incontro così carico di significati”. “Purtroppo - spiega Zaia - non avendo ricevuto l’invito non sono stato messo nelle condizioni di fissare la data in agenda".

"Tengo molto ai Trevigiani nel mondo e, senza dubbio, intendo partecipare all'iniziativa anche in futuro - prosegue Zaia - Anche perché io per primo, come la maggior parte di chi vive nella Marca, ho molti parenti nelle diverse parti del mondo".

Il ministro leghista  non ha perso l’occasione di fare un cenno alla recente legge in materia di immigrazione: ”Siamo contrari alle sanatorie indifferenziate, ma favorevoli a un progetto vero e lungimirante di regolarizzazione delle badanti nel totale ed esclusivo interesse delle famiglie.

E’ sicuramente necessaria la presenza di tante donne straniere come aiuto alle nostre famiglie, ma va certamente evitata la possibilità che dietro una patina di legalità si possano celare traffici di ogni tipo. In materia di immigrazione – ha concluso Zaia - voi siete il mio faro, come la luce della candela che viene ricordata nel vostro inno. Il modello di immigrato che vogliamo è quello che più assomiglia ai tanti trevigiani che vivono nelle diverse parti del mondo e rispettano le regole, si integrano e vengono ricordati per il contributo positivo che danno alla società e non perché riempiono le carceri.”

Tornando alla festa, erano oltre 2 mila i partecipanti. Molto numerosa in particolare la delegazione del Brasile. Soprattutto è da evidenziare la proposta di don Toso che invita all’obiezione di coscienza dei preti trevigiani contro la legge sulla sicurezza e il reato di clandestinità. Il fondatore dei Trevigiani nel mondo si unisce così ai 100 preti veneti che hanno deciso di non rispettare la norma, ovvero di non denunciare i clandestini, opponendosi di fatto alla nuova legge sulla sicurezza.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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