Treviso, aggressione al 22enne: identificati altri due giovani, salgono a otto gli indagati
La Polizia di Stato prosegue le indagini sull'episodio di violenza collegato alla devianza giovanile e al consumo di droghe

TREVISO - Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato per far luce sull’aggressione avvenuta in via Castelmenardo in centro a Treviso, giovedì 12 dicembre. Nelle ultime 24 ore, altri due giovani sono stati identificati e inseriti nella lista degli indagati, portando a otto il numero complessivo delle persone coinvolte. La Squadra Mobile della Questura di Treviso è ormai vicina a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e a definire le responsabilità dei singoli protagonisti di questa drammatica vicenda.
L'episodio aveva scosso profondamente la comunità trevigiana. Un giovane trevigiano di 22anni era stato violentemente picchiato da un gruppo di coetanei nel cuore del centro storico, davanti agli occhi di numerosi passanti. Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, unitamente alle testimonianze raccolte, avevano permesso di avviare una prima identificazione dei responsabili, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per episodi di microcriminalità.
La Polizia di Stato ha confermato che l’aggressione sembrerebbe riconducibile a dinamiche legate al fenomeno della devianza giovanile e al consumo di droghe tra i minorenni e i giovani adulti. Gli investigatori stanno lavorando per chiarire se il pestaggio sia stato originato da un diverbio occasionale o se dietro ci siano questioni più profonde, come conflitti tra bande o debiti di droga.
L’indagine ha già portato all’iscrizione di otto giovani nel registro degli indagati, tutti tra i 16 e i 22 anni, con accuse che vanno dalle lesioni personali aggravate alla rissa. Gli inquirenti stanno valutando anche il possibile ruolo di alcuni adulti che potrebbero aver fornito stupefacenti al gruppo.
Intanto l’Ulss2 ha diramato un nuovo bollettino medico sulle condizioni ancora gravi del giovane 22enne ricoverato all’ospedale di Treviso: “ Si trova tutt’ora ricoverato in ambiente intensivo e la prognosi riservata”.
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